Regione storica e naturale della Toscana, nella prov. di Lucca, corrispondente al bacino superiore del fiume Serchio e perciò estesa sul versante meridionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e su quello interno delle Alpi Apuane. Delimitata a S dai torrenti Turrite Cava e Ania, copre circa 620 km2 di un territorio montuoso o collinare, molto piovoso, rivestito da castagneti. L’economia si fonda sull’agricoltura (olivo, vite), sull’allevamento (ovini) e sull’industria, rappresentata essenzialmente dalle cave marmifere di Vagli e dell’Orto di Donna, dagli stabilimenti metallurgici di Fornaci di Barga e da alcuni impianti chimici, tessili e cartari. I centri principali sono Castelnuovo di G., e Barga.
Abitata dai Liguri Apuani e Friniati, la G. fu conquistata dai Romani (180 a.C.). Sottoposta al vincolo feudale di varie famiglie dopo la caduta dell’Impero carolingio, nel 13° sec. fu teatro di lotte fra guelfi e ghibellini finché Federico II la cedette a Lucca (1248); nel 15° sec. gli Estensi si affermarono sulla maggior parte della regione. Le due parti, estense e lucchese, seguirono le sorti dei rispettivi Stati sino al 1847, quando il ducato di Modena assorbì anche le vicarie lucchesi; entrata a far parte con la proclamazione del Regno d’Italia della provincia di Massa e Carrara, nel 1923 fu unita alla provincia di Lucca. Settore importante della Linea gotica, dal giugno 1944 fu teatro di accaniti combattimenti tra forze alleate e partigiane da un lato, esercito tedesco e formazioni della RSI dall’altro.