Pittrice italiana (n. Pescara 1936). Tema centrale dell'indagine artistica di N. è la riflessione sulla luce, che nelle sue opere - caratterizzate da una estrema finezza di tocco e da impalpabili trame di segni - non si riduce alla ripetizione di forme invariate e costanti, ma diviene costante ricerca di un divenire naturale.
Dedicatasi inizialmente alla musica e alla fotografia, ha rivolto in seguito i suoi interessi alla pittura e soprattutto alla grafica. A Roma dal 1957, ha frequentato il vivace ambiente artistico-letterario della capitale (E. Flaiano, C. Levi) e ha viaggiato frequentemente all'estero: Australia, Olanda, Nord Africa. Ha studiato all'Accademia di belle arti. Dopo le prime personali (1963, Firenze, Galleria Numero; 1964, Verona, Galleria Ferrari) e i primi riconoscimenti, ha frequentato come ricercatrice (dal 1965) e come docente (1974-76) la Calcografia Nazionale, stringendo un sodalizio di studio con G. Strazza; si è perfezionata (1967) nelle tecniche grafiche presso il Rijksmuseum di Amsterdam. Nel 2001, a seguito di una donazione dell'artista, è stato costituito il Fondo Giulia Napoleone al museo Villa dei Cedri di Bellinzona. Parallelamente alla ricerca artistica N. ha svolto un'importante attività didattica nel campo delle materie artistiche: dal 1980 ha insegnato discipline pittoriche al I Liceo artistico.
Dopo una breve esperienza con l'uso di materiali plastici (sicoglass), ha trovato il mezzo espressivo più congeniale nell'incisione diretta (punzone, bulino, maniera nera, puntasecca), accanto all'acquerello e al disegno a pastello e a inchiostro. Dopo una ricerca sull'uso del segno e di moduli minimali, impaginati in tessiture astratte (serie Urania, 1963-64; Mosaico, 1964-65; Muro, 1965) o ispirate a forme vegetali oppure a paesaggi immaginari (serie Foglie, 1963), ha orientato il suo interesse sulla luce, sui passaggi cromatici, sul ritmo compositivo della linea e del segno, sul bianco e nero concepito come luce-colore; ha sviluppato tali tematiche negli acquerelli (serie Variazioni, 1977; Trasparenze, 1989; Acqua, 1992-93), nei disegni a inchiostro (Notte a Numana, 1985; illustrazioni per Les fleurs du mal, 1995-96), nelle incisioni (serie Segno e controsegno, 1974; Specchi d'ombra, 1992; Sopravvivenza del bianco, 1997; La stella Assenzio, 1999; Cadeau, 2000). Ha eseguito il bozzetto per un mosaico della stazione della metropolitana di piazza Vittorio Emanuele a Roma (1997). Ha esposto in rassegne periodiche, mostre tematiche e numerose personali (Roma, Museo laboratorio di arte contemporanea dell'Università "La Sapienza", 1992; Roma, Calcografia Nazionale, 1997; Roma, Associazione Mara Coccia, 2007).