Nome comune degli Uccelli Gruiformi appartenenti alla famiglia Gruidi, e, in particolare, dei rappresentanti del genere Grus.
La famiglia Gruidi è rappresentata nelle zone a clima temperato e caldo, a eccezione dell’America Meridionale. Le g. hanno grandi dimensioni, corpo e zampe allungati, testa piccola, grandi ali; in volo il lungo collo è disteso. Onnivore, dall’alimentazione opportunista, spesso sono migratrici, gregarie e mostrano elaborate danze di corteggiamento. I Gruidi comprendono nella sottofamiglia Gruini (vere g.) i generi: Grus; Anthropoides, con la damigella di Numidia (Anthropoides virgo), migratrice, che si riproduce in Asia centrale ed Europa meridionale, sverna in Africa settentrionale, e la g. del paradiso (Anthropoides paradisea), dell’Africa meridionale, migratrice in altitudine; Bugeranus, con la gru caruncolata (Bugeranus carunculatus), dell’Africa subsahariana; e nella sottofamiglia Balearicini (g. coronate) il genere Balearica, dell’Africa a S del Sahara, con la g. coronata grigia (Balearica regulorum) e la g. pavonina o g. coronata nera (Balearica pavonina), le uniche g. che nidificano sugli alberi.
La g. cenerina o g. eurasiatica (Grus grus; fig. 1) è diffusa in Eurasia e Africa; raggiunge 110-130 cm di altezza e 220-245 di apertura alare, colore quasi interamente grigio-marrone, gola e fronte più scure, cervice nuda di colore rosso, remiganti secondarie lunghe, arricciate e curvate all’infuori. Si nutre di invertebrati, piccoli vertebrati e vegetali. Gregaria, frequenta in grandi gruppi le regioni paludose e le grandi pianure, anche coltivate. In genere monogama; nel periodo riproduttivo è territoriale e compie danze rituali di corteggiamento. Nidifica al suolo nelle aree umide del Nord dell’Eurasia. In Italia è di transito, nidifica raramente. In autunno migra in grandi stormi verso l’areale di svernamento che comprende: Africa settentrionale e orientale, Spagna, India e Sud-Est della Cina.
Tra gli altri rappresentanti del genere Grus: in Asia la g. antigone (Grus antigone), la g. della Manciuria (Grus japonensis) e la g. dal collo bianco (Grus vipio); in Nord America la g. canadese (Grus canadensis).
Piccola costellazione del cielo australe, tra il Tucano e il Pesce australe; la sua stella principale è di grandezza 2,2.
Macchina da guerra medievale costituita da una trave con la testa uncinata, che afferrava le macchine da guerra nemiche.
In cinematografia e nelle riprese televisive, macchina impiegata per muovere verticalmente e orizzontalmente la camera da ripresa con il relativo operatore.
Nelle costruzioni meccaniche, apparecchio di sollevamento e trasporto di carichi su brevi distanze, costituito dalla struttura portante, dal complesso degli organi di presa e sollevamento del carico, dal complesso degli organi che operano la traslazione (con moto rettilineo o circolare) del carico. Le strutture portanti sono in genere di tipo reticolare, oppure travi a parete piena, formate da grandi ferri profilati o composti; le strutture reticolari presentano, a parità di dimensioni, un miglior rapporto peso/resistenza ma le travi piene risultano meno costose delle strutture reticolari a causa del minore impiego di mano d’opera per la realizzazione. Secondo la traiettoria che il carico può compiere, le g. si distinguono in g. girevoli, in g. scorrevoli o in combinazioni di questi due tipi. Oltre all’ampiezza e alla forma della superficie servita, fondamentali per l’esatta individuazione delle prestazioni di una g. sono la portata, o carico massimo sollevabile, la velocità di sollevamento del carico, che può raggiungere valori dell’ordine di 1 m/s, e la velocità di lavoro (del carrello, di rotazione del braccio, di traslazione delle guide). Costruttivamente la varietà dei tipi è grandissima a seconda degli impieghi.
Tra le g. girevoli la più semplice è il tipo da parete (fig. 2A), impiegata per es. nelle fonderie e nelle piccole officine. Nei cantieri sono molto usate per le loro caratteristiche di versatilità di impiego le g. a torre (fig. 2B). Per ottenere grandi sbracci vengono usate le g. capra, formate da un braccio a inclinazione variabile, da un montante centrale controventato e da due tralicci. I tipi più grandi, comunemente chiamati derrick, sono impiegati per grandi portate (1-2 meganewton; MN) e sbracci elevatissimi (varie decine di metri), per es. nelle operazioni di carico e scarico delle navi. Il tipo più semplice di g. scorrevole è costituito da un apparecchio di sollevamento (paranco) che può scorrere sull’ala inferiore di una trave di acciaio a doppio T. Le g. di questo tipo, dette anche carriponte, vengono utilizzate specialmente in grandi officine e stabilimenti metallurgici. Le g. a ponte (fig. 2 C) vengono impiegate in tutti i casi in cui il montaggio, lo smontaggio e la manutenzione di apparecchiature industriali richiedono il sollevamento di carichi imponenti (gruppi turbo-alternatori, turbine idrauliche, ecc). Su piazzali, calate ecc., invece di collocare in alto le rotaie di scorrimento delle g. a ponte, che imporrebbero l’uso di strutture portanti assai ingombranti, si adottano le g. a portale (fig. 2 D). Nei porti, viceversa, sono usate, di solito, g. a portale zoppo, in cui uno dei due cavalletti manca, sostituito da un appoggio sopraelevato fisso. Sempre nei porti, accanto alle g. a portale zoppo sono usate g. galleggianti, montate su pontoni, anche semoventi. Nei cantieri delle costruzioni edilizie, accanto alle g. a torre, si impiegano le g. montate su cingoli e su pneumatici come l’escavatore universale che può operare come gru.
L’impiego delle g. nell’edilizia è stato generalizzato dalla diffusione delle tecniche costruttive che fanno uso della prefabbricazione strutturale. Nelle navi, le g. sono impiegate oltre che per il carico e lo scarico delle merci anche per la manovra delle ancore e delle imbarcazioni di salvataggio; in questi casi sono completamente automatizzate. G. Volante Elicottero usato per il sollevamento e il trasporto di carichi in sospensione (detto anche eligrù).