Voce germanica derivata dal termine warda «posto di guardia» o «luogo di osservazione», di derivazione gotica (o meno probabilmente longobarda), diffuso in Lombardia, nel Veneto e nell’Italia meridionale come appellativo di insediamenti, anche nelle forme guarda e garda (Garda, Guardabosone, Guardamiglio ecc.).
In alcune competizioni sportive, la posizione di difesa o di attesa che assume un atleta di fronte all’avversario. In particolare, nella scherma, posizione assunta dallo schermidore con il corpo e con l’arma per essere pronto alla difesa e all’offesa; nel pugilato, disposizione delle braccia e del corpo atta a proteggersi dai colpi avversari.
In elettrotecnica, i conduttori di g. sono conduttori a opportuno potenziale, usati per rendere uniformi determinati campi elettrici, oppure come schermi elettrostatici per altri conduttori. L’anello di g. è un conduttore di g. di forma anulare utilizzato in strumenti di misura allo scopo di rendere uniformi campi elettrici; in un elettrometro assoluto l’anello di g. circonda completamente l’elettrodo mobile, cui è collegato elettricamente impedendo l’incurvamento delle linee di forza del campo elettrico ai suoi bordi, che introdurrebbe un errore nella misura del potenziale. La fune (o filo) di g. è una fune metallica tesa al di sopra dei conduttori di una linea elettrica, tra i tralicci di sostegno e ivi messa a terra; ha lo scopo di proteggere la linea da scariche atmosferiche.
Nelle costruzioni stradali, il fosso di g. è quello scavato lungo il bordo alto della scarpata di una trincea per raccogliere le acque meteoriche provenienti dal terreno circostante e convogliarle verso i punti di scarico (tombini) evitando così l’erosione.
È detto g. idraulica il dispositivo atto ad assicurare la tenuta fra due ambienti per mezzo di un battente di acqua o di altro liquido.