Villaggio dell’Austria, dove fu scoperta una grande necropoli preistorica con circa 2000 tombe a tumulo, da cui prende il nome la cultura di H., inquadrabile fra l’8° e la metà del 5° sec. a.C., con alcuni fenomeni di attardamento. Essa corrisponde alla prima età del Ferro in Francia orientale, Svizzera, Germania centro-meridionale, Austria, Boemia, Moravia, Slovacchia meridionale, Ungheria occidentale, Slovenia e parte della Croazia. L’esistenza di ceti sociali preminenti, la cui ascesa sembra dovuta al commercio di materie prime con Greci ed Etruschi, sembra confermata dalle sepolture ‘principesche’ (soprattutto del 6°-5° sec. a.C.), dove il corredo funerario ostenta una serie di insegne di rango (spada, pugnale, torques d’oro, vasellame bronzeo). Nella stessa ottica va vista la diffusione degli Herrenhöfe, fattorie gentilizie fortificate, e delle residenze ‘principesche’, come quella di Heuneburg – che ha restituito numerosi oggetti d’importazione, tra cui ceramiche attiche, bronzi etruschi, fibule norditaliche –, o quelle di Mont Lassois e di Hohenasperg.
A partire dal 7°-6° sec. a.C., nell’area occidentale della cultura di H. si comincia a diffondere la statuaria in pietra, di tipo funerario e legata al culto degli antenati. La produzione ceramica presenta frequentemente un’ingubbiatura rossa e una decorazione con pittura a grafite a motivi geometrici, con costolature e intagli, o con figurazioni incise o punteggiate, mentre si sviluppa la fabbricazione dei bronzi laminati e sbalzati (calderoni, tazze, situle ecc.), e armi e strumenti in ferro.