In grammatica, verbi i., quelli che sono adoperati soltanto nella terza forma del singolare e sono privi di un soggetto determinato, come sono in genere i verbi indicanti fenomeni meteorologici (piove, tuona, nevica, e albeggia, annotta e simili). Analogamente, si dice forma o costruzione i. di un verbo quella in cui non c’è l’espressione di un soggetto personale e determinato (anche se questo si possa facilmente ricavare dal contesto della frase), e il verbo si trova nella 3° persona singolare preceduta dal pronome indefinito si (come nelle frasi si dice, si credette, s’è fatto tardi, non si può mai sapere ecc.), oppure il soggetto è costituito da un’intera proposizione (sembra che il tempo migliori, bisogna trovare un rimedio). letteratura
Si definisce arte i. l’arte, e più precisamente la narrativa, che, secondo il realismo romantico sfociato nel secondo Ottocento nel naturalismo o verismo, esclude dall’opera ogni elemento soggettivo. Il narratore, nel creare i suoi personaggi, dovrebbe scomparire come autore, senza condannarli o esaltarli, senza giudicarli con le sue idee e i suoi sentimenti. La teoria, per la prima volta enunciata da G. Flaubert, apparve poi manifestamente erronea, giacché ogni autore attraverso i suoi personaggi esprime, positivamente o negativamente, solo la propria personalità; ma essa, reagendo al sentimentalismo romantico, fu storicamente importante, giacché guidò a una narrativa più asciutta ed essenziale, per es., a quella dello stesso Flaubert o più tardi, in Italia, a quella di G. Verga.