Pratica agraria che aumenta la resistenza al freddo di certe piante coltivate, tenendole per qualche giorno a temperatura di poco superiore a quella di congelamento. In questo modo, l’amido si trasforma in zucchero e la concentrazione dei succhi cellulari aumenta; tale trasformazione abbassa il punto di congelamento ed evita la flocculazione nel citoplasma.
Nell’industria chimica, il processo d’idrogenazione di oli di qualità scadente contenenti acidi grassi non saturi. Questi prodotti hanno punto di fusione tanto più basso quanto maggiore è il numero dei doppi legami presenti; con l’idrogenazione si saturano i doppi legami di questi acidi non saturi e s’innalza il punto di fusione dell’olio, che in genere diviene solido a temperatura ordinaria; perciò si dice che si ha un olio o un grasso indurito. Si trattano in questo modo, per es., gli oli di pesce, di soia, di cotone ecc., che dopo l’i. sono destinati alle industrie alimentari (dove sono preferiti i tipi seminduriti) o ai saponifici; per quest’ultimo impiego è consentito che l’idrogenazione sia condotta in condizioni più spinte e meno selettive.
L’i. avviene in reattori a funzionamento generalmente discontinuo, che contengono un catalizzatore a base di nichel e dove la temperatura è mantenuta a circa 180 °C (ma talvolta può raggiungere anche 250 °C) e la pressione non supera 5 bar; i reattori sono dotati di dispositivi atti ad assicurare un’energica agitazione della massa reagente. L’olio da sottoporre a i. viene preventivamente deacidificato in quanto gli acidi grassi liberi dell’olio avvelenano il catalizzatore.
In anatomia patologica, aumento di consistenza e di compattezza di un organo, per lo più con proliferazione di tessuto fibroso.
L’i. del polmone è l’aumento di consistenza che acquisisce il polmone per effetto della stasi sanguigna cronica che accompagna l’insufficienza cardiaca congestizia.
L’induratio penis plastica è una malattia d’incerta origine consistente nell’i. graduale e non dolente dei corpi cavernosi del pene. Alle zone indurite corrisponde tessuto connettivo, talora calcificato, oppure cartilagine e osso. Nei casi avanzati la cura è chirurgica. Negli altri casi sono state proposte la roentgenterapia e l’infiltrazione di cortisonici.
I. di un metallo Aumento di durezza di un metallo o di una lega metallica allo scopo di accrescerne la resistenza alle sollecitazioni di contatto. A seconda dei casi, si può ottenere sia mediante deformazioni plastiche per l’incrudimento insorgente negli strati superficiali del pezzo, sia mediante trattamenti termici per segregazione di un precipitato in tutta la matrice metallica durante la tempra e l’invecchiamento, o mediante trattamenti termochimici di diffusione superficiale, come la cementazione o la nitrurazione.