Città dell’Austria (118.362 ab. nel 2008), capitale del Tirolo, situata a 574 m s.l.m. in una larga ansa del fiume Inn, alla confluenza con la Sill; è dominata a N dalla cima del Solstein (2641 m). Posta all’incrocio di due vie naturali, quella costituita dalla valle dell’Inn, che conduce alla Svizzera, e quella che unisce la Val d’Adige alla Baviera tramite i passi del Brennero e di Scharnitz, la città è un importante nodo stradale e ferroviario. L’industria è attiva nei settori meccanico, elettrotecnico, tessile, chimico, alimentare, del vetro e dell’abbigliamento. Centro turistico e località di sport invernali.
Sul luogo dell’odierno sobborgo di Wilten, al punto iniziale della strada per il Brennero, sorgeva in epoca romana la colonia di Veldidena. Ricordata nel Medioevo la prima volta nel 1028, I. fu dapprima feudo dei monaci di Wilten, nel 12° e 13° sec. appartenne ai conti di Andechs-Merano, che nel 1232 la innalzarono a città; per oltre tre secoli, 1363-1665, fu capoluogo e residenza degli Asburgo duchi del Tirolo: a questi e all’imperatore Massimiliano I, che vi soggiornò in diverse riprese, I. dovette il suo maggiore incremento economico e artistico. Nel 1805, con il Tirolo fu incorporata alla Baviera; in quell’anno nei pressi della città vi furono accaniti combattimenti tra i patrioti tirolesi e le truppe francesi di Napoleone. Il congresso di Vienna la restituì all’Austria asburgica nel 1815.
Il nucleo medievale, risalente al 12° sec., già fortificato, sorge presso il ponte sull’Inn, oltre il quale sono i sobborghi di St. Nikolaus e Mariahilf (13° sec.). Nel sobborgo di Wilten fu fondato il monastero (1138), chiesa e convento furono ricostruiti da C. Gumpp (1651-65), mentre la parrocchiale è un capolavoro tardo barocco di F. de Paula Penz (1751-55). Molte case sono in stile gotico tardo (15°-16° sec.). Tra gli edifici notevoli: la Hofkirche dei Francescani, di N. Türing il Giovane (1553-63), con il celebre sepolcro dell’imperatore Massimiliano I; le chiese barocche di S. Giacomo (1717-24), di S. Giovanni, dei Gesuiti (1627-40); il Goldenes Dachl, loggia a balcone in forme gotiche (16° sec.) con coperture di rame dorato e rilievi; la casa Helbling; il Palazzo dell’Imperatore, trasformato nel 1756-76 da J.M. Gumpp il Giovane; il municipio con l’alta torre del 1358 circa ecc. Sono anche da ricordare: Palazzo della Dieta (1725-28, di G.A. Gumpp) e l’arco di trionfo (1765), con sculture di B. Moll. Tra i musei: Ferdinandeum, così chiamato in onore di Ferdinando I; Volkskundemuseum.