Una delle tre porzioni della membrana vascolare dell’occhio (o uvea). È quella che traspare attraverso la cornea, apparendo di colore assai variabile (grigio, bruno ecc.) nei diversi soggetti, a seconda della quantità di pigmento contenuta (fig. A). Di forma circolare, l’i. è situata davanti al cristallino, recando nel centro un orifizio – la pupilla – che permette il passaggio dei raggi luminosi, regolandolo, grazie a modificazioni del suo diametro, che diminuisce tanto più quanto più intenso è lo stimolo luminoso. Tali variazioni, che si verificano anche per stimoli di diversa natura (farmacologici, ormonici, nervosi), sono dovute all’attività funzionale di un apparato di fibre muscolari lisce, le quali, assieme a una ricca trama vascolare e a un’impalcatura connettivale ricca di cellule pigmentate, prendono parte alla costituzione dell’iride. Di tali fibre una parte, di forma circolare, costituisce lo sfintere costrittore della pupilla (fig. B) innervato da fibre parasimpatiche del nervo oculomotore comune, mentre altre fibre, raggiate, formano il muscolo dilatatore della pupilla (fig. C), innervato da fibre simpatiche.
L’angolo irideo, detto anche angolo irido-corneale o angolo della camera anteriore dell’occhio, è lo spazio angolare formato dall’incontro tra l’i. e la parte periferica della cornea, dove questa si continua con la sclera. Dalla sua integrità dipende la normale circolazione linfatica che provvede alla nutrizione del segmento anteriore del globo oculare.
L’irite è un’infiammazione, acuta o cronica, dell’i., di natura infettiva, traumatica, legata a malattie del ricambio (diabete, gotta) ecc.; si rivela con dolore, lacrimazione, disturbi visivi, restringimento della pupilla, che si presenta anche irregolare e grigiastra; l’iri;docoroidite è un’infiammazione a carico dell’i. e della coroide. Per lo più il processo coinvolge tutta la tunica vascolare dell’occhio (➔ uvea).
L’iridocoloboma e l’iridoschisma sono fessure congenite dell’i.; l’iridocele è la protrusione dell’i. all’esterno attraverso una soluzione di continuo della cornea; l’iridodialisi è il distacco, di solito traumatico, di un tratto del margine periferico dell’i.; nel punto del distacco si osserva una lunula nera, che rimane un’alterazione permanente, ma il potere visivo dell’occhio è generalmente conservato; l’iridodonesi è un sintomo della sublussazione del cristallino, consistente in un tremolio dell’i. concomitante ai movimenti del globo oculare; l’iridoplegia è la paralisi dello sfintere dell’iride.
L’iridectomia è l’escissione chirurgica di un lembo dell’i., indicata in casi di glaucoma, in qualche caso di irite cronica, nel prolasso recente dell’i., nell’occlusione della pupilla ecc.; l’iridocorneosclerectomia, nella terapia chirurgica del glaucoma, è l’escissione di una porzione dell’i., della cornea e della sclerotica; l’ocleisi, l’iridectomesodialisi e l’iridotomia sono interventi di formazione di una pupilla artificiale.
Nella tecnica delle microonde, componente circuitale costituito da un sottile setto metallico, provvisto di un foro di forma geometrica varia, inserito trasversalmente in una guida d’onda; con riferimento alla linea di trasmissione equivalente al modo fondamentale, l’i. corrisponde a una reattanza concentrata in parallelo, di tipo capacitivo, induttivo o risonante. Mediante l’uso di uno o più i. vengono realizzati adattatori d’impedenza, filtri e altri dispositivi in guida.