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Kassák, Lajos

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Scrittore e artista ungherese (Érsekújvár 1887 - Budapest 1967), svolse un ruolo importante nella vita intellettuale del suo Paese. Operaio, autodidatta, fondò le riviste A Tett ("L'azione") e Ma ("Oggi"); subito dopo la prima guerra mondiale fu a capo degli scrittori operai ed è stato il poeta del movimento socialista ungherese. Sostenitore dell'avanguardia artistica, si dedicò alla pittura, alla scultura e alla grafica con opere di stampo costruttivista.

Vita e opere

Nel 1915 fondò A Tett, rivista politica e artistica interdetta nel 1916 per la sua impostazione internazionalista e antimilitarista, e nel 1916 Ma, organo principale del movimento attivista, attento alle più avanzate ricerche artistiche e letterarie europee. Nel 1919 prese parte alla Repubblica dei consigli, ma polemicamente sostenne l'autonomia dell'arte. In esilio a Vienna, continuò (1920-26) la pubblicazione di Ma, in contatto soprattutto con i gruppi d'avanguardia tedeschi e sovietici; con L. Moholy-Nagy pubblicò Ui Müvészec ("Nuovi artisti", 1921), firmò il manifesto Bildsarchitektur (1921), compose poesie-immagini, presentate insieme alla sua produzione poetica precedente in Viláq anyán ("Mia madre l'universo", 1921). Tornato in Ungheria, continuò la sua opera attraverso le riviste Dokumentum (1926-27) e Munka ("Lavoro", 1928-38), sostenendo l'avanguardia artistica e le lotte del movimento operaio; pubblicò la sua autobiografia Egy ember élete ("Vita di un uomo", 8 voll., 1927-35), poesie e romanzi. Dopo la seconda guerra mondiale esplicò la sua influenza con le riviste Alkotás ("Creazione") e Kortárs ("Contemporaneo"). Isolato durante il periodo del dogmatismo artistico (1949-55), si dedicò nuovamente alla pittura; dopo il 1956 la sua opera pittorica e poetica fu nuovamente stimolo per la più giovane generazione (Költemények, rajzok "Poesie, disegni", 1958; Szerelem, szerelem "Amore, amore", 1962; ecc.).

Vedi anche
Bodini, Vittorio Poeta e studioso di letteratura spagnola (Bari 1914 - Roma 1970). Influenzato dal gusto ermetico negli anni precedenti la guerra, esordì nel 1952 con la raccolta La luna dei Borboni. Diresse la rivista L'esperienza poetica (1954-56) che perseguiva un rinnovamento della poesia in collegamento con le istanze ... Govóni, Corrado Poeta italiano (Tamara, Ferrara, 1884 - Lido dei Pini, Roma, 1965). Poeta dai toni accesi e dall'ostentazione verbale, ma al tempo stesso di una tristezza disincarnata ed elusiva, percorse con originalità il complesso universo che si andava muovendo intorno alla "nuova poesia", sorta nella prima quindicina ... Prezzolini, Giuseppe Scrittore italiano (Perugia 1882 - Lugano 1982). Partecipe del dibattito culturale del primo Novecento, P. si accostò al pragmatismo, al modernismo cattolico e soprattutto all'idealismo crociano, approdando a un conservatorismo disincantato (Manifesto dei conservatori, 1972). Nel 1908 fondò il settimanale ... Papini, Giovanni Scrittore italiano (Firenze 1881 - ivi 1956). P. fu parte viva del movimento letterario, filosofico e politico, che ai primi del Novecento promosse da Firenze lo svecchiamento della cultura e della vita italiana. Tra i fondatori delle riviste Leonardo (1903) e Lacerba (1913), concepì la letteratura come ...
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    KASSÁK, Lajos Francesco NICOSIA Scrittore ungherese, nato a Érsekújvár, il 21 marzo 1887. Operaio, autodidatta, si diede alla letteratura e alla pittura; fu direttore delle riviste Tett (Azione), Ma (Oggi), Kortárs (Contemporaneo) e Dokumentum (Documento). Subito dopo la prima Guerra mondiale è stato ...
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