Casa editrice fiorentina fondata nel 1837 da Felice Le Monnier (Verdun 1806 - Bellosguardo 1884) che nel 1840 rilevò la stamperia dei fratelli Borghi a Firenze. La prima opera apparsa con la ragione sociale L. fu un’edizione ridotta della Divina Commedia (1837). Con l’Arnaldo da Brescia di G.B. Niccolini (1842), stampato in Francia e introdotto clandestinamente nel Granducato, quindi messo all’Indice e sequestrato, ebbe inizio la prima serie della collana di scrittori italiani antichi e moderni Biblioteca nazionale (1843-1943); la seconda serie, iniziata nel 1943, pubblicò tra l’altro le edizioni nazionali delle opere di U. Foscolo (dal 1949) e di G. Verga (dal 1987). Nel 1859 l’azienda passò alla Società Successori Le Monnier, della quale fu primo presidente B. Ricasoli. Dopo anni di scarsa attività, la casa editrice fu rilevata (1922) da Armando Paoletti. Tra le opere prodotte, la Storia della filosofia (8 vol., 1971-80) di E.P. Lamanna e V. Mathieu, il Dizionario della lingua italiana, a cura di G. Devoto e G.C. Oli (1971; quindi Nuovo dizionario..., a cura di G.C. Oli e L. Magini, 1989), e i Quaderni di storia, collana diretta da G. Spadolini (dal 1963). Tra i periodici, la rivista letteraria Il pegaso fondata da U. Ojetti e P. Pancrazi (1929-31), il Ponte di politica e letteratura, diretto da P. Calamandrei (1945-46) e gli Studi di filologia classica (dal 1920) fondati da G. Pasquali. Nel 1999 la casa editrice è entrata a far parte del Gruppo Mondadori.