Gruppo editoriale di Milano. Iniziò l’attività come casa editrice, fondata a Ostiglia (1912) da Arnoldo M. (Poggio Rusco 1889 - Milano 1971), che lì aveva iniziato giovanissimo (1907) l’attività di tipografo e libraio stampando il mensile d’ispirazione socialista Luce!. Con la stampa di periodici per le truppe (1915-18) l’azienda ebbe un notevole sviluppo che la portò all’acquisto di una nuova tipografia a Verona (1917), al trasferimento della direzione a Milano, alla costruzione del complesso industriale di San Nazaro di Verona (1921). Anche grazie all’aiuto di alcuni collaboratori (in particolare V. Bompiani), l’Arnoldo Mondadori Editore divenne un punto di riferimento della cultura contemporanea. Alla capacità di patronage e di scoperta di giovani talenti Arnoldo M. unì sempre la volontà di mantenere la casa editrice lontana da ingerenze politiche che avrebbero potuto, in qualche misura, limitarne la libertà editoriale.
Fin dagli anni 1920 la M. si pose come una moderna industria editoriale di massa, con proposte innovative e differenziate per fasce di pubblico, ma è con la prestigiosa edizione di Tutte le opere di D’Annunzio (1926-36) che si qualificò a livello internazionale. Acquisì autori famosi, tra cui Pirandello (1932) e Fogazzaro (1931). Pubblicò le collane di letteratura straniera La biblioteca romantica (1931-42), diretta da G.A. Borgese, e la Medusa (1933-71), che fece conoscere T. Mann, W. Faulkner, A. Huxley, H. Hesse, D.H. Lawrence, V. Woolf tradotti da Pavese e Vittorini; le accurate edizioni critiche dei Classici italiani (dal 1934) e dei Classici italiani moderni (dal 1939), e Lo specchio (dal 1940), con cui venne presentata al largo pubblico la poesia postcrepuscolare ed ermetica di Cardarelli, Quasimodo, Saba, Montale, Ungaretti. Nel dopoguerra furono avviate nuove collane (la Medusa degli italiani, 1946; i Classici contemporanei italiani, 1946-76 e stranieri, 1947-75) e ampliato il settore dei libri economici, mentre grande impulso fu dato alla letteratura di evasione. Nell’ambito della divulgazione si segnalarono: l’Enciclopedia della scienza e della tecnica (10 vol., 1963-67, con annuari dal 1968), la Biblioteca della EST (dal 1968) e Scienziati e tecnologi (6 vol., 1974-75); i Saggi (1968-81); le Edizioni elettroniche (dal 1983). Ricca la serie di periodici: Il secolo illustrato (1925), Tempo (dal 1939), Epoca (dal 1950); Grazia (dal 1938) e Confidenze (dal 1939), Bolero film (dal 1947), Panorama (dal 1962). Nel 1975 la sede direzionale del gruppo fu spostata a Segrate.
Dopo la morte di Arnoldo, la presidenza della M. rimase di appannaggio familiare dapprima nella persona di Giorgio (Ostiglia 1917- Figline Valdarno 2009), secondo figlio di Arnoldo, dal 1971 al 1982, quindi di Mario Formenton (Teheran 1928 - Milano 1987), marito di Cristina M., sino al 1987. Tra il 1989 e il 1991, il controllo del gruppo fu al centro di una lunga contesa tra C. De Benedetti e S. Berlusconi, terminata con il passaggio della maggioranza azionaria della M. alla Fininvest, mentre l’Editoriale L’Espresso, l’Editoriale La Repubblica e i quotidiani Finegil rimanevano al gruppo CIR di De Benedetti. Nel 1991 la presidenza venne affidata a Leonardo M. (Milano 1946 - ivi 2002), che la mantenne fino alla morte. Nel 1988 questi aveva fondato la Leonardo, con un numero consistente di titoli che riguardano la narrativa straniera, la storia dell’arte, la saggistica. Nel febbraio 2003 la presidenza della M. è passata a Marina Berlusconi.
A partire dagli ultimi decenni del 20° sec. la M. ha vissuto una fase di continua espansione, con la creazione insieme a Electa e a Einaudi del gruppo Elemond (1989), con l’ampliamento dell’attività scolastica in seguito all’acquisizione di Mursia Scuola (1988), del gruppo Le Monnier e di Poseidonia (1999) e, sul mercato internazionale, con l’acquisizione delle Ediciones Grijalbo (1988), di Sperling & Kupfer (1995) e di Emap France (2006), importante editore nell’ambito del mercato francese dei periodici. Nel 2001 è nato il Grupo Editorial Random House Mondadori, joint venture paritetica fra il Gruppo Mondadori e il Gruppo Bertelsmann. Nel 2004 la M. ha acquistato il 70% della Casa editrice Piemme, particolarmente attiva nell’editoria per ragazzi. Nell'ottobre 2015 la M. ha raggiunto un accordo con la RCS Media Group, rilevando la controllata RCS Libri (eccezion fatta per il marchio Adelphi), divenendo la prima casa editrice italiana (38% del mercato) e il primo operatore nel settore periodici (31% del mercato), ma essendo costretta a cedere l'anno successivo, a seguito di un'istruttoria dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, l'editrice Bompiani a Giunti e la quota posseduta in Marsilio a GEM. Dopo le consistenti dismissioni nel settore giornalistico che hanno caratterizzato la politica aziendale del 2018-19, nel 2021 il gruppo ha interamente acquisito De Agostini Scuola (2021) e il 50% di De Agostini Libri (2022).
Un altro figlio di Arnoldo, Alberto (Ostiglia 1914 - Venezia 1976), dopo aver diretto i settimanali Tempo (1939-45) ed Epoca (dal 1950), nel 1957, staccatosi dalla M., fondò la casa editrice Il Saggiatore. È autore di un volume di liriche, Quasi una vicenda (1957).