Alleanza costituita a Venezia nel 1454, per iniziativa di Francesco Sforza, tra Venezia, Milano e Firenze; raccolse subito l’adesione del pontefice Niccolò V. Mirava a consolidare i risultati della Pace di Lodi, che aveva posto fine alla guerra fra Venezia e Milano. In un primo tempo Alfonso d’Aragona, re di Napoli, rifiutò di ratificare la pace; in seguito la sua ratifica e l’adesione alla lega suggellarono l’intangibilità dell’assetto territoriale italiano. Il trattato fu espressione della caratteristica politica italiana di equilibrio stabilendo: un’alleanza difensiva per 25 anni; l’impegno di tenere un determinato contingente di milizie; il divieto di paci separate e di alleanze non approvate all’unanimità. La Lega i. svolse anche una funzione di difesa contro gli Ottomani sbarcati a Otranto nel 1480. Rinnovata più volte, fu proclamata ancora una volta nel 1495, nella fase conclusiva della spedizione di Carlo VIII. Lega universale i. Fu sottoscritta nel 1389 tra i Visconti, Firenze, Bologna, Perugia, Siena, Ferrara, Mantova, Lucca, Pisa, i Malatesta, i Montefeltro e gli Ordelaffi. Promossa da Gian Galeazzo Visconti, mirava ad arrestare i piani dei Fiorentini che tentavano di suscitare contro di lui nuovi raggruppamenti di Stati che facessero fronte al suo minaccioso espansionismo. Ma già nel 1390 Firenze decise guerra contro Siena, protetta da G.G. Visconti e contro Perugia, provocando la rottura della lega.