Parte dell’Oceania, comprendente gli arcipelaghi più occidentali del Pacifico a N e a NE della Nuova Guinea, e cioè Marianne con Guam, Caroline, Palau, Marshall, Gilbert (Kiribati) e Nauru (v. fig). È costituita per la maggior parte di isole assai piccole (donde il nome); eccettuate le Isole Marianne e alcune delle Caroline, vulcaniche, sono tutte di formazione corallina (atolli). La M. ha clima tropicale, mitigato dalla presenza del mare e degli alisei, rigogliosa vegetazione (palma da cocco). Gli abitanti sono dediti all’agricoltura e alla pesca.
Le culture native dell’area presentano una notevole varietà, dovuta sia alle diverse ondate migratorie che l’hanno popolata sia ai diversi habitat insulari. Alcune caratteristiche ricorrenti sono: la presenza di sistemi di parentela matrilineari; l’importanza della primogenitura e della relazione fratello-sorella; un’economia fondata sull’orticoltura (taro, igname, albero del pane); sistemi politici gerarchizzati, strettamente connessi alla gestione della terra. Alcune popolazioni micronesiane conservavano, all’epoca dei primi contatti con gli europei, tecniche e saperi (celebri le carte geografiche ‘a bastoncini’) concernenti la navigazione d’altura, in gran parte già scomparsi nel resto del mondo oceaniano. L’adozione del cristianesimo, la scolarizzazione, l’imposizione delle lingue nazionali dei colonizzatori come lingue ufficiali hanno profondamente trasformato le società locali, caratterizzate oggi da una forte diaspora. L’inquinamento e il timore dell’innalzamento del livello dei mari dovuto all’effetto serra, fanno sì che oggi molti territori micronesiani svolgano un ruolo di primo piano nelle battaglie ecologiste.
Le lingue micronesiane costituiscono un sottogruppo del gruppo melanesiano-micronesiano della famiglia maleopolinesiaca. Sono caratterizzate, nella fonetica, dalla presenza di una sibilante palatale, š, e nella morfologia, da un sistema pronominale particolarmente arcaico, con la conservazione del duale, del triale ecc. Le lingue delle Isole Palau e la lingua chamorro dell’isola di Saipan, pur appartenendo alla M., rientrano nel gruppo indonesiano e sono affini agli idiomi delle Filippine.