Microstato insulare del Pacifico sud-orientale (già Pleasant Island), nella Micronesia, a 0° 32′ lat. S e 166° 55′ long. E. Il territorio è costituito da un atollo di forma ellittica su imbasamento vulcanico. Il clima è subequatoriale, caldo e piovoso con periodi di siccità.
La popolazione, per il 69% autoctona e per il resto filippina e cinese, si concentra lungo la costa; la religione dominante è quella cristiana, per lo più aderente alla Chiesa protestante nauruana (50,9%). Le pressioni degli abitanti per ottenere prima l’autogoverno e poi l’indipendenza si spiegano considerando l’elevatissimo reddito che N. ricavava dallo sfruttamento dei giacimenti di fosfati. L’estrazione è venuta poi diminuendo di anno in anno e tali risorse si sono praticamente esaurite lasciando le finanze del paese sull’orlo della bancarotta. I principali paesi importatori dei fosfati, l’Australia, la Nuova Zelanda e il Regno Unito, hanno provveduto a sostenere la pericolante economia di N. versando denaro a titolo di risarcimento dei danni ambientali arrecati. Per diversificare l’economia, si è puntato sul rafforzamento di un’altra attività tradizionale, la pesca, praticata soprattutto da navi straniere su licenza. Poco rilevanti sono l’agricoltura (soprattutto noci di cocco) e l’allevamento destinati al consumo della popolazione locale. In sviluppo le attività di servizio, essenzialmente finanziarie e creditizie, ma il paese continua a versare in condizioni economiche critiche e di dipendenza dagli aiuti esterni.
Scoperto nel 1798, nel 1888 divenne possedimento tedesco; la Società delle Nazioni (1920) e, dopo l’occupazione giapponese (1942-45), le Nazioni Unite (1947), l’affidarono in amministrazione fiduciaria congiuntamente a Gran Bretagna, Nuova Zelanda e Australia. Il 31 gennaio 1968 N. divenne Repubblica indipendente, conservando tuttavia un vincolo particolare con il Commonwealth. Al presidente della Repubblica H. De Roburt (1968-89, tranne brevi periodi) succedette B. Dowiyogo. L’opposizione ottenne la presidenza con L. Harris (1995-96) e, dall’aprile 1999, con R. Harris, tranne brevi sospensioni con Dowiyogo (2000-01 e 2003). L’aggravarsi della crisi economica condusse alle dimissioni di Harris e alla elezione di L. Scotty (2004), cui nel 2007 è succeduto M. Stephen, nel 2011 S. Dabwido e nel 2013 B. Waqa, rieletto nel 2016. Nell'agosto 2019 ha assunto la presidenza del Paese L. Aingimea.