(gr. Μίλητος) Antica città sulle coste dell’Asia Minore. Abitata già nella preistoria, nei sec. 13°-12° a.C. vi si stabilì una colonia ionica proveniente dall’Attica e dalla Beozia. Dall’8° al 6° sec. primeggiò fra le città greche nei commerci e nelle industrie e fu centro insigne di cultura. Conquistata dai Lidi e poi dai Persiani, sulla fine del 6° sec. si ribellò con le altre città ioniche, ma la lotta finì disastrosamente per gli insorti: nel 494 M. fu distrutta e non poté più riaversi completamente. Dopo la vittoria dei Greci sui Persiani a Micale (479), fu ricostruita e fece parte della lega delio-attica cui però si ribellò nel 412; nel 401 fu conquistata dai Persiani che la mantennero sino al 334 quando se ne impadronì Alessandro Magno: in età ellenistica, pur conservando una certa autonomia, fu soggetta ad Antigono Monoftalmo e al figlio Demetrio, poi ai Seleucidi e ai Tolomei, infine agli Attalidi, sotto i quali continuò a prosperare. Passata sotto l’influenza di Roma, partecipò alla rivolta antiromana di Mitridate e in punizione i Romani vi istituirono nel 78 un governo oligarchico. In età imperiale, godette di un certo benessere, poi la decadenza economica fu lenta sino all’invasione araba che interruppe la vita della città (metà 7° sec.).
La distruzione del 494 a.C. cancellò la città arcaica, ricostruita già prima della metà del 5° sec., forse su progetto di Ippodamo di Mileto. Quanto emerso dagli scavi mostra un impianto a scacchiera molto regolare; gli edifici sono soprattutto del periodo ellenistico e romano (fig.). Presso il porto dei Leoni sorgeva il santuario di Apollo Delfinio; seguivano le terme di Gneo Virgilio Capitone, un ginnasio ellenistico e, isolato, un grande ninfeo traianeo, poi un Asclepieo. Vi erano inoltre grandi agorà, il buleuterio, lo stadio, un tempio di Atena (5° sec. a.C.), terme, il Serapeo e infine il grande teatro romano, su cui poi si impiantò un castello bizantino. A S si stendeva la necropoli. Dalla porta Sacra usciva la via Sacra, che raggiungeva il porto di Panormo, dove approdavano i pellegrini per recarsi al santuario di Apollo Didimeo.