Unità di misura della quantità di materia nel sistema internazionale (SI), del quale costituisce una delle unità fondamentali di simbolo mol. È definita come la quantità di materia (o di sostanza) di un sistema che contiene tante entità elementari quanti sono gli atomi in 12 g di carbonio 12, cioè uguale alla costante di Avogadro 6,022 1023 .Quando si usa la m., le entità elementari devono essere specificate; esse possono essere atomi, molecole, ioni, elettroni, altre particelle, oppure gruppi specificati di tali particelle.
Precedentemente a questa definizione, che è ufficiale dal 1971, la m. era unità ristretta al solo ambito chimico, definita come numero di atomi (sempre pari alla costante di Avogadro) contenuti in una grammomolecola di una qualunque sostanza materiale.
Molarità (o concentrazione molare) è la concentrazione (indicata con il simbolo M) di una soluzione espressa dal numero di m. di soluto contenuto in un litro di soluzione.
Molalità (o concentrazione molale) è invece la concentrazione di una soluzione espressa dal numero di moli di soluto contenute in 1000 grammi di solvente. La molalità è grandezza utilizzata al posto della molarità, soprattutto nel caso di misure condotte a diversa temperatura (come quelle ebullioscopiche e crioscopiche) che comportano variazione del volume (ma non della massa) della soluzione.