Notevole riduzione della statura rispetto alla media tipica di una specie animale o vegetale. Può essere determinato da cause esterne (alimentazione insufficiente, malattie acquisite), ma più spesso, soprattutto negli animali, è dovuto a cause genetiche. Nei Vertebrati queste agiscono per lo più attraverso disfunzioni ghiandolari, le quali inibiscono l’accrescimento globale (nani ateleiotici) oppure di alcune parti del corpo (per es. delle ossa lunghe).
Nell’uomo si può parlare di n. quando la statura del soggetto si situa al di sotto del terzo percentile della popolazione di pari età, sesso e ceppo etnico. Per quanto attiene alla classificazione, si possono distinguere forme primitive o idiopatiche (n. costituzionale familiare e n. costituzionale sporadico, n. intrauterino o primordiale) e forme secondarie (n. endocrinopatici, sia per difetto sia per eccesso funzionale, n. psicopatologici, n. genetici o malformativi, n. dismetabolici o da patologia viscerale). Nel n. costituzionale familiare la bassa statura costituisce l’unico segno; si riscontra in gruppi familiari nei quali uno o entrambi i genitori hanno una statura sotto la norma. La forma costituzionale sporadica, a eccezione del carattere familiare, è sovrapponibile alla forma precedente. Nel n. intrauterino o primordiale non esistono alterazioni patologiche a carico di organi e sistemi, ma già nella vita intrauterina si manifesta il deficit staturale. Queste forme non risentono di interventi terapeutici farmacologici. Nel n. ipopituitarico si distinguono forme di n. ipotalamico-ipofisario parziale, con normale sviluppo sessuale, e di n. ipotalamico-ipofisario globale, nel quale invece non si assiste a un normale sviluppo sessuale. Il difetto staturale si manifesta verso i 2-3 anni, si giunge a ridotto accrescimento scheletrico, con proporzioni del corpo conservate (n. armonico). Se esiste un deficit isolato di GH (growth hormone), l’intelligenza è normale, come pure lo sviluppo sessuale; questa forma di n., se non si sono ancora saldate le cartilagini epifisarie, è sensibile a una terapia sostitutiva con GH. Le forme chiamate n. ipotiroideo, n. ipoparatiroideo, n. ipergenitalico sono legate a squilibri ormonali e caratterizzate da mancanza di armonia, oltre che dai segni e sintomi della patologia di base. Si possono inoltre riscontrare n. dovuti a osteocondropatie, in cui il difetto staturale è dovuto ad anomala conformazione scheletrica ed è pertanto accompagnato da disarmonie corporee più o meno marcate (n. rachitico; n. acondroplastico); n. legati a malattie croniche d’organo (n. renale; n. cardiaco; n. epatico; n. intestinale o celiaco); n. secondari a gravi malattie croniche (tubercolosi, lue, malaria), a intossicazioni (alcolismo, saturnismo) dei genitori, a profonda e protratta malnutrizione, a malattie metaboliche (glicogenosi, cistinosi ecc.).
Il fenomeno del n. destò sempre curiosità e nani furono allevati e tenuti come oggetto di curiosità e di divertimento in Grecia e a Roma, nelle corti medievali e del Rinascimento (come buffoni; celebre l’alloggio loro riservato nel Palazzo Ducale di Mantova) e persino nel palazzo di Montezuma nel Messico. Il mondo classico non favoleggiò molto intorno ai nani, raffigurati in caricature, spesso come deformi e identificati con i Pigmei. Nella mitologia germanica, invece, i nani (ted. Zwerg; ingl. dwarf), affini agli elfi, sono dotati di intelligenza e scaltrezza, abitano nell’interno delle montagne, sono minatori (quindi possessori di tesori, come quello del Nibelungo) e fabbri abilissimi, per lo più benefici all’uomo, in numerosi poemi, leggende e fiabe popolari. Nel folclore italiano, il nano, o la sua raffigurazione, è considerato un portafortuna.