opacità La proprietà di un corpo opaco, cioè di un corpo attraverso il quale non passa la luce, ma che, rinviando o assorbendo totalmente la luce che riceve, ha coefficiente di trasparenza nullo (è contrario quindi di trasparente). Se il coefficiente di trasparenza non è nullo ma è piccolo rispetto all’unità, si ha una parziale o. (più comunemente si parla di lieve trasparenza, semitrasparenza ecc.). La maggiore, o minore, o totale, o. di un corpo è in relazione non solo alla sua natura ma anche al suo spessore, e può riferirsi non a tutte le radiazioni luminose ma soltanto a quelle di determinate bande di frequenza.
Con significato specifico, in fisica, l’inverso della trasparenza, cioè il rapporto tra l’intensità luminosa di un raggio incidente e quella del corrispondente raggio emergente da un mezzo qualsiasi; l’o. ha importanza in sensitometria, dove essa si riferisce a una pellicola (o lastra) fotografica preventivamente esposta alla luce e sviluppata, per il tracciamento delle curve caratteristiche del materiale sensibile; si misura con il densitometro. Il logaritmo della o. è detto densità ottica.
In ambito astrofisico o negli studi sulla materia ad altissime pressioni e temperature, con il termine o. (di un dato materiale, e riferita a un certo campo di radiazione) si indica spesso l’o. massica, definita come rapporto fra il coefficiente di assorbimento (pari al reciproco del libero cammino medio) della radiazione considerata e la densità del materiale. A seconda dello spettro della radiazione in esame si considerano diverse o.: di particolare rilievo l’o. di Planck, riferita allo spettro di radiazione termica (di corpo nero) in equilibrio con la materia.
L’o. di un liquido o di un gas, spesso di fumi, è misurata con l’opacimetro, costituito generalmente da un recipiente di dimensioni opportune e contenente il liquido o il fumo da esaminare, da una sorgente di luce, da un ricevitore che fornisce un segnale elettrico dipendente dal flusso di energia trasmessa e da un dispositivo elettrico che fornisce la misurazione.
Nell’industria ceramica e nella tecnica di preparazione degli smalti, si dice opacizzante una sostanza che, aggiunta agli ingredienti comunemente usati per ottenere rivestimenti trasparenti, ne diminuisce o annulla totalmente la trasparenza (biossido di stagno, composti dell’arsenico e dell’antimonio, ossido di zirconio).
In radiologia, per opacizzazione si intende lo stato di essere o il processo di divenire opaco ai raggi X; l’o. può derivare da un fenomeno patologico (o. di una zona del polmone) o essere prodotta artificialmente grazie all’introduzione di sostanze radio-opache (o. della colecisti).