Nella liturgia romana, insegna d’onore e di giurisdizione riservata al pontefice e agli arcivescovi metropoliti. Consiste in una striscia circolare chiusa, ornata di 6 piccole croci, che si fa passare intorno al collo, con pendente anteriore e posteriore. È tessuto con la lana bianca di due agnelli benedetti a Roma nella chiesa di S. Agnese e offerti ogni anno al papa nella festa della Santa.
Altro nome del mantello dei Molluschi, ripiegatura cutanea che ne riveste il corpo, secerne la conchiglia e delimita la cavità palleale.
La parete dorsale del telencefalo, che ricopre a volta i ventricoli. Nelle varie classi di Vertebrati subisce notevoli trasformazioni e modificazioni strutturali fino a raggiungere il maggiore sviluppo e differenziamento nei Mammiferi. Relativamente sottile nella maggioranza dei Vertebrati, è molto sottile nei Teleostei e nei Dipnoi, dove è ridotto a una membrana epiteliale. Negli Agnati e nei Selaci, appare invece ispessito ed espanso, con uno strato di cellule nervose (sostanza grigia) situate in adiacenza dei ventricoli e uno strato esterno (sostanza bianca) fibrillare. Negli Anfibi il p., abbastanza ispessito, è interamente di natura nervosa e differenziato nelle due metà del telencefalo, corrispondenti a ciascun ventricolo, in un’area laterale (palaeocortex o paleopallio), una mediale (archicortex o archipallio) e, interposta fra esse, un’area o p. dorsale, tutte, in gran parte, di natura olfattoria. Nei Rettili una distribuzione degli elementi nervosi in un secondo e terzo strato a una certa distanza dalla superficie ventricolare, nello spessore del p., accenna alla comparsa di una corteccia cerebrale. È proprio l’area laterale del p., situata dorsalmente al corpo striato, che rappresenta il principio del neopallio o neocortex, che riceve fibre di sensibilità somatica, a differenza dell’archipallio e del paleopallio. Questi rispettivamente corrispondono alla corteccia dell’ippocampo e alla corteccia piriforme, le cortecce filogeneticamente più antiche, di natura eminentemente olfattoria: paleopallio e neopallio costituiscono infatti il rinencefalo. Nei Mammiferi il neopallio si sviluppa enormemente, con l’aumento numerico, fino a 6, degli strati di cellule nervose e la formazione della corteccia degli emisferi cerebrali, mentre il paleopallio appare ridotto e ventrale, e l’archipallio, spinto dorsalmente verso il piano mediano, dà luogo alla formazione ammonica (corno di Ammone). La superficie del neopallio è liscia in alcuni Mammiferi (marsupiali, roditori, insettivori, sdentati), che sono perciò detti lissencefali, mentre presenta pieghe e circonvoluzioni nei Mammiferi di taglia grande e a psichismo elevato (animali girencefali) e particolarmente nell’Uomo, in cui la complessità delle pieghe è massima. Il neopallio rappresenta nell’uomo la regione più evoluta del sistema nervoso centrale, indispensabile per i più elevati processi nervosi e per le manifestazioni psichiche superiori, per quanto non vi sia un preciso rapporto fra volume del cervello e sviluppo intellettuale.