Filosofo inglese (Londra 1919 - Oxford 2006). Esponente tra i più vivaci della scuola di Oxford, si è occupato, nell'ambito dell'analisi del linguaggio, di varî temi di tipo logico-linguistico, con originalità d'impostazione e di metodi. Gli elementi fondamentali della sua riflessione trovano articolata sistemazione in Individuals (1959; trad. it. 1978), in cui S. propone la distinzione tra metafisica correttiva e metafisica descrittiva.
Compiuti gli studi al John College di Oxford, iniziò subito la carriera accademica per divenire prof. di filosofia metafisica all'univ. di Oxford nel 1968. Lasciato l'insegnamento nel 1987, ha continuato ancora a lungo ad essere partecipe del mondo filosofico internazionale.
Particolare importanza ha avuto la sua critica alla teoria delle descrizioni di Russell (con l'introduzione di una rigorosa distinzione tra enunciato, significante e non significante, e asserzione, vera o falsa) e la sua riformulazione della teoria della verità come corrispondenza (sottolineando la funzione dell'attribuzione di verità come manifestazione di consenso, non come affermazione di una corrispondenza ontologica tra fatto ed espressioni linguistiche). I rapporti tra logica formale e logica del discorso comune sono stati poi approfonditi da S. nella sua Introduction to logical theory (1952; trad. it. 1975), con una persistente attenzione alle implicazioni ontologiche delle teorie logiche e alla ricchezza e flessibilità dei procedimenti inferenziali della logica ordinaria. Ma la sua opera più stimolante resta forse Individuals, in cui tra gli altri temi di riflessione propri di S. viene introdotto quello di metafisica descrittiva, vista come indagine volta a cogliere gli aspetti più generali del nostro pensiero e del nostro linguaggio, le caratteristiche invarianti del nostro sistema categoriale e concettuale, prendendo per certi versi le distanze dall'abituale approccio dell'analisi del linguaggio per giungere a formulazioni teoriche di respiro più ampio, e rivalutando, in un ambiente tradizionalmente assai poco recettivo a questo tipo di proposte, la dignità della ricerca "metafisica" (sia pure nel senso di S.). Di grande importanza l'approfondimento delle nozioni di particolare-universale e l'esame critico del concetto di persona. Importante anche il saggio su Kant (The bounds of sense: An essay on Kant's Critique of pure reason, 1966; trad. it. 1985), originale interpretazione della Critica della ragion pura in base a modelli di analisi caratteristici di Strawson. Una raccolta di suoi saggi è stata pubblicata col titolo Logico-linguistic papers (1971). Altre opere: Freedom and resentment (1974); Subject and predicate in logic and grammar (1974); Scepticism and naturalism: some varieties (1985); Analysis and metaphysics (1992); Entity and identity (1997).