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propiziazione

Enciclopedia on line
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Atto religioso con cui si cerca di calmare l’ira e di conciliare il favore della divinità.

In storia delle religioni, il presupposto della p. è che il soggetto (che può essere sia un individuo sia una comunità, per es. lo Stato) si consideri colpevole di qualche infrazione di ordine rituale o, nelle religioni a contenuto etico, di ordine morale. Nelle religioni di tipo primitivo o arcaico non è affatto necessario che il soggetto abbia la coscienza di aver commesso, intenzionalmente o involontariamente, una colpa: l’ira divina si manifesta per segni obiettivi (malattie, terremoti, prodigi) e l’importante è trovare la maniera obiettiva di placarla; poiché però il modo della p. adeguata dipende dalla natura dell’infrazione cui deve riparare, il soggetto si rivolge a oracoli, indovini, sciamani ecc. o osserva i presagi, per conformare al motivo dell’ira la propria azione.

Sacrifici propiziatori si offrono però anche in mancanza della sensazione di un’infrazione commessa, solo in base alla supposizione di un’eventuale infrazione involontaria, in tutti i momenti critici dell’esistenza individuale o collettiva (nascita, nozze, guerre ecc.). Per ragioni analoghe esistono riti propiziatori periodici che mirano ad annullare le cause di eventuali malcontenti divini, anche inavvertitamente accumulatesi nel corso di un determinato periodo di tempo.

Era detta propiziatorio (ebr. kappōret) la lastra rettangolare d’oro incastrata sul coperchio dell’antica arca dell’alleanza ebraica. Si riteneva che Yahweh si posasse su di essa come su un ‘trono di grazia’. Durante i sacrifici, il propriziatorio era spruzzato del sangue delle vittime.

Vedi anche
rito Il complesso di norme che regola lo svolgimento di un’azione sacrale, le cerimonie di un culto religioso. Suo connotato essenziale è l’imprescindibilità da un ordinamento preesistente alle singole azioni sacre; diversamente si possono avere manifestazioni soggettive di religiosità, non riti. 1. Caratteri ... capro espiatorio L’essere animato (animale o uomo), o anche inanimato, capace di accogliere sopra di sé i mali e le colpe della comunità, la quale per questo processo di trasferimento ne viene liberata (anche capro emissario, nella Vulgata hircus emissarius, traduz. dell’ebr. ‘ăzā’zēl). Il nome deriva dal rito ebraico ... evangelico Nel mondo protestante centroeuropeo, termine usato per indicare tutti i riformati, sia evangelico-luterani sia evangelico-riformati (calvinisti e zwingliani); più correntemente, nell’uso, questi ultimi sono detti riformati, mentre la denominazione di evangelico resta ai luterani. Nei paesi a maggioranza ... digiuno Periodo di astensione totale o parziale dagli alimenti – sia volontaria sia in osservanza di una prescrizione medica o di un precetto ecclesiastico – durante il quale l’organismo consuma i materiali nutritivi accumulati in precedenza. medicina Come conseguenza del digiuno si manifesta una perdita di ...
Categorie
  • PRATICHE RITUALI E LITURGICHE in Religioni
  • STORIA DELLE RELIGIONI in Religioni
Tag
  • YAHWEH
Altri risultati per propiziazione
  • ESPIAZIONE
    Enciclopedia Italiana (1932)
    È il placare la divinità offesa dalla colpa con atti, riti, cerimonie, e specialmente con sacrifizî. Nel dogma cristiano indica anzitutto l'atto compiuto dal Redentore, con la sua morte, rinnovantesi nella messa, opportunamente chiamato sacrifizio di espiazione, in quanto Gesù Cristo ha realmente e ...
Vocabolario
propiziazióne
propiziazione propiziazióne s. f. [dal lat. tardo propitiatio -onis]. – Il rendere o il divenire propizio, detto soprattutto della divinità: la p. di Giove. Più com., atto religioso con cui si cerca di calmare l’ira e di conciliare il favore...
propiziare
propiziare v. tr. [dal lat. propitiare] (io propìzio, ecc.). – Rendere propizio, favorevole, ben disposto: quivi Propizïammo con opime offerte L’onnipotente Giove (V. Monti); frequente soprattutto con la particella pron. si in funzione...
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