(lat. Agonius, Quirinalis collis, o semplicemente Collis) Una delle alture di Roma, costituita da un massiccio collinoso, diviso dal Pincio a N per mezzo della Valle Sallustiana, e dal Viminale a S per mezzo della Valle di Quirino, poi di S. Vitale. Sui versanti NO e S presentava nell'antichità pareti a picco con ripidi accessi; aveva quattro quote: il Collis Latiaris (SS. Domenico e Sisto, Magnanapoli), il Collis Mucialis o Sanqualis (Villa Colonna e palazzo del Quirinale), il Collis Salutaris (tra via della Dataria e via delle Quattro Fontane) e Collis Quirinalis (tra via delle Quattro Fontane e la chiesa di S. Vitale), ma queste quote sono state profondamente alterate specialmente dalla costruzione dei palazzi pontifici. Il Q. (sul quale gli scavi hanno messo in luce tombe a inumazione databili dalla prima metà del 9° fino al 7° sec. a. C.) ebbe grande importanza strategica, essendo unito al Capitolino da una sella, tagliata poi da Traiano, e fu saldamente fortificato, con poche porte, e poi compreso entro la cinta serviana in cui si aprirono la Porta Sanqualis, tra piazza della Pilotta e la Cordonata, la Porta Fontinalis presso il portone della Panetteria, la Porta Salutaris verso il quadrivio delle Quattro Fontane, mentre via dei Giardini corrispondeva al Clivus Salutis; seguiva poi all'ultima quota la Porta Quirinalis, mentre l'omonima porta della cinta più antica, detta anche Porta Agonensis, fu sostituita dalla Porta Collina, spostata più a E. La cinta preserviana era più ristretta e non comprendeva (nonostante una parte della tradizione letteraria) il Q. (forse il pomerio è segnato dal percorso della processione degli Argei e dalla posizione dei sacelli relativi). Entro questo perimetro sono i culti più antichi: in particolare quello di Quirino, da localizzare presso i giardini del Q., e forse di Giove sul colle Latiaris. Altro culto antico era quello di Gaia Taracia, e culti minori erano quelli di Flora, del Sole, della Salus e di Semo Sancus. Le arterie principali erano l'Alta Semita lungo il crinale del colle, la via Salaria Vetus lungo la valle Sallustiana, e il vicus Longus lungo la valle di Quirino. Il vicus Portae Collinae era una prosecuzione dell'Alta Semita e altri vici di raccordo erano il vicus Iusteianus, il clivus Mamurri, la Pila Tiburtina. Nella divisione augustea entrò nella Regione VI (Alta Semita). In epoca imperiale si spostarono i limiti regionali con la nuova cerchia aureliana, che incluse aree che erano prima suburbane come i Castra Praetoria, gli Horti Sallustiani, i templi di Venere Ericina e di Ercole a Porta Collina e della Fortuna Primigenia. Costantino innalzò le terme nell'area dei palazzi odierni della Consulta e Rospigliosi. Il quartiere ebbe carattere aristocratico dall'età repubblicana fino a tutto l'Impero; molti palazzi signorili, dei Claudî, di Postumio Festo, di Ovidio Quieto, di Lampadio, di Nevio Clemente, di Giulio Frugi, di Fulvio Plauziano, di Elio Nevio, di Emilia Paolina Asiatica, dei Mummî Albini, dei Flavî, ecc., sono attestati dagli scavi. ▭ Chiude in alto l'omonima piazza il Palazzo del Quirinale, dal 1948 sede del presidente della Repubblica Italiana.