Stabilimento annesso a una sorgente termale, per lo sfruttamento di essa a scopo idroterapico.
Per sorgente termale si intende una sorgente di acqua calda di origine profonda, che sgorga a temperatura che può anche raggiungere 100 °C. Le sorgenti termali sono poste in relazione con i fenomeni postumi del vulcanismo.
Nell’Antichità, insieme di edifici in cui potevano farsi bagni caldi o freddi, spesso con annesse palestre e altri ambienti.
L’uso del bagno e la costruzione di appositi ambienti e attrezzature si ritrova già in età minoico-micenea, poi nella Grecia classica e in età ellenistica. Ma solo in età romana si diffuse l’uso dei bagni privati e pubblici, e si ebbe la costruzione di veri e propri edifici termali, con la nascita di un particolare tipo di architettura (v. fig.). Verso la fine della Repubblica si introdusse il riscaldamento sia del pavimento, tramite la realizzazione di un’intercapedine pavimentale con pilastrini di laterizio (suspensurae) che tenevano sollevato il piano di calpestio, sia delle pareti, con l’utilizzo di particolari tegole o tubuli di terracotta, poi celati dai rivestimenti parietali, in modo che l’aria calda ottenuta con l’accensione di legna si diffondesse tramite speciali imboccature (ipocausti) tutt’intorno al vano. L’invenzione, tuttavia, non è romana, poiché pavimenti con canalizzazioni sotterranee per la circolazione di aria calda sono noti in Grecia già nel 3° sec. a.C.
Gli elementi essenziali dell’impianto termale sono le aule del frigidario, del tepidario, del calidario, del laconicum (destinato alla traspirazione del corpo) e dell’apodyterium (spogliatoio). Durante il tardo Impero le t. assunsero forme sempre più monumentali, impreziosite da marmi pregiati, sculture, mosaici e pitture. Le t. caratterizzano l’attività edilizia romana in tutte le città del vasto Impero. Nelle province sono spesso di dimensioni grandiose, generalmente con pianta ispirata ai modelli di Roma, adattata ai materiali e alle esigenze del luogo. botanica Flora termale Rappresentata da varie specie di Diatomee e cianobatteri che si sviluppano nelle acque termali e possono sopportare temperature molto elevate, fino a circa 80 °C. medicina In idrologia medica, sono dette acque termali quelle che sgorgano a una temperatura superiore a 20 °C. Le acque termali trovano largo impiego soprattutto per la preparazione di fanghi.
Il termalismo è l’attività svolta nelle t.: in funzione delle proprietà terapeutiche o igieniche speciali loro riconosciute, si pratica la pozione di acque minerali, si utilizzano fanghi caldi sia naturali sia preparati artificialmente, limi, muffe e simili, si sfrutta la presenza di grotte in particolari condizioni di temperatura e umidità. zoologia Fauna termale Fauna, detta anche delle sorgenti calde, che comprende Protozoi, che si riproducono e sopravvivono fino a 54 °C, Crostacei, tra 50 e 52 °C, Insetti, Acari e Pesci, fino a 50 °C.