linguistica Raddoppiamento, inteso come fatto fonetico anziché grafico, cioè come trasformazione di un’articolazione semplice in intensa. Per es., la consonante iniziale di casa subisce un r. nel sintagma a casa (➔ raddoppiamento). Consonante rafforzata Consonante che ha subito in un processo storico, o subisce in una combinazione sintattica, un r. (per es., -mm- di femmina rispetto a -m- del lat. femina; m- ‹mm› di a mano rispetto a m- ‹m› di la mano).
Con significato più tecnico, nella fonologia italiana, consonanti di grado rafforzato, le consonanti lunghe, più comunemente dette doppie (perché rappresentate nella scrittura, all’interno di parola, mediante la ripetizione della lettera): sono sempre precedute da una vocale, che può essere anche la finale di un’altra parola, e sono seguite da una vocale o anche (limitatamente a bb, pp, ff, vv, tt, dd, kk, ġġ) da l o r; si contrappongono, anche fonologicamente, alle consonanti scempie o di grado tenue (cfr. aggio e agio, cadde e cade, piatto e piato, pinna e pina ecc.). tecnica Nell’ambito delle costruzioni, nome generico di lavori atti ad aumentare la resistenza statica e la durata di strutture murarie dissestate; i provvedimenti che si adottano per il r. sono vari, a seconda delle deficienze riscontrate nelle strutture che ne sono l’oggetto: dalla ripresa delle murature con la sostituzione di parti deteriorate, all’inserimento di elementi resistenti nuovi, alle iniezioni di cemento ecc. Tali procedimenti, che nelle costruzioni comuni devono rispondere solo a necessità tecniche, hanno un carattere di particolare delicatezza quando si tratta di opere di architettura importanti per antichità e valore d’arte, in cui il r. diviene un aspetto del restauro artistico.