MortaraGaravelli, Bice. – Linguista italiana (Montemagno, Asti, 1931 - Torino 2023). Dopo essersi laureata in Lettere classiche con B. Terracini, ha insegnato alle scuole medie e superiori prima di assumere [...] (2010), Prima lezione di retorica (2011), Silenzi d'autore (2015). Le sono stati dedicati i libri: La parola al testo. Scritti per BiceMortaraGaravelli, a cura di G.L. Beccaria e C. Marello (2002) e Linguistica applicata con stile. In traccia di ...
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«Quasi per un paradosso, proprio quando gli accademici hanno cominciato a occuparsene, il fumetto ha smesso, almeno in Occidente [...], di essere un fenomeno popolare per diventare con poche eccezioni [...] pp. 165-198.
Paccagnella, Ivano (2002), ‘Válgame Dios, pards!’. Così parlò Tex Willer, in La parola al testo. Scritti per BiceMortaraGaravelli, a cura di G.L. Beccaria & C. Marello, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2 voll., vol. 2°, pp. 605-620 ...
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Le frasi scisse (o semplicemente scisse; ingl. cleft sentence: Jespersen 1937; fr. phrase cliveé) sono costrutti sintattici composti da due unità frasali, una principale e una subordinata, aventi la funzione [...] voglio dire è che: le scisse da struttura topicalizzanti a connettivi testuali, in La parola al testo. Scritti per BiceMortaraGaravelli, a cura di G.L. Beccaria & C. Marello, Alessandria, Edizioni dell’Orso, pp. 15-31.
Berruto, Gaetano (1987 ...
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CORTI, Maria
Cristina Montagnani
Nacque a Milano il 7 settembre 1915, da Emilio e da Celestina Goldoni. L'infanzia fu segnata dalla perdita della madre, morta il 10 settembre 1925; il padre, che lavorava [...] fondamentali, dal fortissimo rapporto con Terracini alle prime, grandi amicizie (Cesare Segre, Gian Luigi Beccaria, BiceMortaraGaravelli), che rappresentarono – come amava ripetere lei stessa – molto più che compagni di studi e futuri colleghi ...
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Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] ).
Ferrari, Angela (2002), Aspetti semantici e informativi della nominalizzazione sintagmatica, in La parola al testo. Scritti per BiceMortaraGaravelli, a cura di G.L. Beccaria & C. Marello, Alessandria, Edizioni dell’Orso, pp. 179-204.
Ferrari ...
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Il discorso indiretto libero è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione [...] i naturalisti francesi dell’Ottocento e poi diffuso nelle altre lingue, tra cui l’italiano. In realtà, come ricorda BiceMortaraGaravelli, «il procedimento ha le sue radici nell’uso linguistico comune ed è documentabile ben prima dell’Ottocento ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] opera di carattere storico di riferimento è senza dubbio Storia della punteggiatura in Europa (2008) a cura di BiceMortaraGaravelli; mentre la ricerca di ambito sincronico si è soffermata piuttosto sullo studio dei singoli segni (Conte & Parisi ...
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Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] , Angela (2002a), Aspetti semantici e informativi della nominalizzazione sintagmatica, in La parola al testo. Scritti in onore di BiceMortaraGaravelli, a cura di G.L. Beccaria & C. Marello, Alessandria, Edizioni dell’Orso, pp. 179-204.
Ferrari ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] genio delle lingue? Riflessioni di un linguista con l’aiuto di Cesarotti e Leopardi, in La parola al testo. Scritti per BiceMortaraGaravelli, a cura di G.L. Beccaria & C. Marello, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2 voll., vol. 1°, pp. 415-429 ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] che andare”: sulla semantica di una tipica perifrasi dell’italiano regionale piemontese, in La parola al testo. Scritti per BiceMortaraGaravelli, a cura di G.L. Beccaria & C. Marello, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2 voll., vol. 1°, pp. 355 ...
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