Pagano, Bartolomeo
Francesco Zippel
Attore cinematografico, nato a Sant'Ilario Ligure (Genova) il 27 settembre 1878 e morto ivi il 24 giugno 1947. Gigante dal fisico scultoreo e dall'espressione gentile, [...] alla selezione che la Itala Film di Giovanni Pastrone stava organizzando per quello che G. D'Annunzio aveva definito "un liberto, del paese prode dei Marsi, nomato Maciste, che è un antichissimo soprannome del semidio Ercole" (G. Pastrone, Cabiria ...
Leggi Tutto
È colui che presso i Romani aveva in custodia il tempio (aedes) o qualunque altro edificio di carattere sacro. Abitava presso il monumento affidato alle sue cure e, oltre alle normali funzioni di custodia, [...] o servi dello stesso municipio o colonia. L'edituo dei collegi era un sodalis a seconda della natura del collegio, ingenuo o liberto e anche schiavo. L'edituo dei sacelli nei castri militari era un militare.
Bibl.: J. Marquardt, in Comment. phil. in ...
Leggi Tutto
Storico romano (n. Amiterno 86 a. C. - m. forse 35 a. C.). Venuto a Roma assai giovane, entrò nella carriera politica e fu questore (55 o 54), tribuno della plebe (52), poi forse legatus pro quaestore [...] . La vita e la persona di S. furono molto discusse. Contro di lui scrisse un'acerbissima satura Pompeo Leneo, liberto di Pompeo, e da essa deriva certamente la sopravvissuta invettiva antisallustiana dello pseudo-Cicerone, dovuta a un retore dell'età ...
Leggi Tutto
PREGIUDIZIO (praeiudicium)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Fu in Roma, conformemente all'etimologia, qualcosa che precede un giudizio: secondo i casi, un processo specialmente organizzato per accertare un dato [...] ). È invece discusso se siano state considerate come pregiudizî le azioni destinate a rivendicare taluno in servitù o in libertà, cioè a far riconoscere servo l'uomo che si comporta da libero o a far riconoscere libero chi è da altri trattenuto ...
Leggi Tutto
TURMASGAD (Iupiter Optimus Maximus Turmasgadis o Turmasgades)
G. Bordenache
Ipostasi orientale di Giove, introdotto nell'Impero Romano dalle truppe o dai coloni dell'Asia Anteriore.
L'epìklesis di T. [...] dei tre monumenti figurati giunti sino a noi (un rilievo su uno dei lati di un altare, dedicato al dio da un liberto imperiale di nome Orthius) presenta una figurazione abbastanza diversa - aquila su testa di toro (o di cavallo?) - ci mostra che l ...
Leggi Tutto
PANTOMIMA
Roberto CAGGIANO
F. Ber.
. Azione teatrale senza parole, espressa per mezzo dell'euritmia dei gesti e della varietà degli atteggiamenti del corpo, nonché della danza, soprattutto allorché [...] profondamente radicata nei Romani: Plinio il giovane (Ep., IX, 34,2) domanda a un amico se gli convenga far leggere a un liberto le proprie poesie, accompagnandolo a bassa voce, con gli occhi e con le mani, murmure, oculis, manibus. E già da secoli ...
Leggi Tutto
PALLANTE
Arnaldo MOMIGLIANO
Nicola TURCHI
. Portano questo nome: 1. il titano P. figlio di Creos e di Euribia (Esiodo, Theog., 375; 383); 2. un figlio del re ateniese Pandione e fratello di Egeo. Suoi [...] i solenni funerali fatti all'eroe giovinetto dopo che il cadavere fu riportato a Evandro (Aen., XI); 4. il liberto onnipotente dell'imperatore Claudio.
Nel riordinamento della burocrazia imperiale operato da Claudio P. ebbe l'incarico di dirigere le ...
Leggi Tutto
Nell'ordinamento centuriato romano, alle centurie dei cavalieri e delle cinque classi erano aggiunte cinque centurie, una delle quali era chiamata degli accensi velati; velati significa senz'armi e in [...] essi scomparvero per tempo, magistrati superiori si sceglievano come accenso un uomo di loro fiducia, di solito un loro liberto, che li serviva per l'anno di carica. Durante l'impero è attestata una centuria adcensorum velatorum, corporazione di ...
Leggi Tutto
Gli aldî costituivano, presso i Longobardi, una classe piuttosto numerosa, a giudicarne dalle non poche disposizioni legislative e dai documenti che la ricordano; ma non tanto, che si possa consentire [...] da Liutprando, 139 - occorreva che questi si fossero messi d'accordo fra loro.
Se un aldio prendeva per moglie un'aldia o una liberta, i figli seguivano la condizione del padre (Rot., 218). Se l'aldio di un padrone prendeva l'aldia di un altro, senza ...
Leggi Tutto
BENENATUS (Benenātus)
L. Guerrini
Mosaicista del V sec. d. C. circa, la cui firma appariva su un mosaico, ora perduto, a Seriana (antica Lamiggiga, Africa settentrionale). Si trattava di un mosaico rinvenuto [...] si adatta ad una datazione intorno all'inizio del V secolo. Dal nome unico, si deduce che B. doveva essere un servo, liberto o figlio adottivo di un ricco patrizio, probabilmente cristiano. Il nome del mosaicista è seguito dall'indicazione tes(s)el(l ...
Leggi Tutto
liberto
libèrto s. m. (f. -a) [dal lat. libertus, der. di liber «libero»]. – Nell’antica Roma, chi, per atto del proprio padrone (o, durante l’Impero, per sentenza del magistrato), veniva affrancato, mediante manomissione, dalla schiavitù,...
liberta
libertà (ant. libertate e libertade) s. f. [dal lat. libertas -atis]. – 1. a. L’esser libero, lo stato di chi è libero: amo la mia l.; non posso rinunciare alla mia l.; L. va cercando, ch’è sì cara, Come sa chi per lei vita rifiuta...