Uomo politico e generale romano (138-78 a. C.). Iniziò la carriera agli ordini di C. Mario, distinguendosi nella guerra giugurtina (107) e in quella cimbrica (101); altri successi colse in seguito nella [...] , che era stato distrutto dall'incendio dell'83. Morì, a soli sessant'anni, in Campania. Aveva scritto un'autobiografia in 22 libri (Commentarii rerum gestarum), che fu terminata dal suo liberto Epicadio e della quale non possediamo che frammenti. ...
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Scienza che ha per scopo lo studio, il deciframento e l'interpretazione delle iscrizioni.
È una delle più importanti scienze ausiliarie della storia, specialmente per la storia antica, per la quale le [...] metà del secolo successivo pare che lo stesso Petrarca considerasse come epigrafe funeraria di Tito Livio il titolo sepolcrale di un liberto, T. Livius Halys opinione questa che si radicò per lungo tempo tra i Padovani. Onde fa molto onore a Cola di ...
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INGENUO
Emilio Albertario
. Da alcune testimonianze (Festo, p. 241; Tito Livio, IX, 8, 10) sembrerebbe risultare che nell'antico diritto romano ingenuus fosse sinonimo di patricius o gentilicius. Ad [...] Queste incapacità peraltro attraverso il tempo si attenuarono finché si giunse a proclamare ingenuo anche il figlio di liberto.
La qualità d'ingenuo poteva essere attribuita anche mediante il cosiddetto ius aureorum anulorum già durante la repubblica ...
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lavoro
Complesso delle energie fisiche e intellettuali che l’uomo traduce nella creazione di oggetti, beni o opere di utilità individuale o collettiva; rappresenta una delle principali chiavi di lettura [...] lavoro. L’istituto della manumissio prevedeva inoltre che il rapporto tra schiavo e dominus potesse evolvere in quello tra liberto (schiavo liberato) e patronus. A fronte dell’obbligo di prestazioni di l. gratuite, il percorso di emancipazione dei ...
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MUSIVARIUS
I. Calabi Limentani
Il nome m., o musearius, museiarius per indicare l'artefice dei mosaici fu usato in Roma relativamente tardi e sempre raramente; in un'iscrizione del I-II sec. d. C., [...] ci illumina sulle attività e gli affetti di una famiglia di Benevento di condizione servile; un'iscrizione sepolcrale di un liberto imperiale (C.I.L., vi, 9647), per quanto sia un unicum, informa sull'esistenza di mosaicisti facenti parte della domus ...
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CAELATOR
J. Calabi Limentani
Era a Roma, in senso stretto, colui che incideva col cesello (caelum) ogni materiale duro, come pietra, avorio, legno, vetro, ma soprattutto metallo; in senso lato e proprio [...] , gratiana) che presero probabilmente il nome dai proprietarî di diverse officine; un'iscrizione sepolcrale, fatta da un patrono al suo liberto, lo loda, oltre che per l'obbedienza e l'onestà, per l'abilità nella caelatura clodiana (C. L. L., vi ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio VII Etruria: Lucca
Marco Rendeli
Lucca
Città della Toscana settentrionale sorta su un’isola fluviale del fiume Serchio (lat. Luca).
Stazione dei Liguri che si spingevano [...] odierna piazza del Mercato le cui vicende sono state recentemente ricostruite da G. Ciampoltrini. Inoltre si può ricordare la base del liberto Constans, augustale. Una prima fase di profonda crisi si coglie nei decenni a cavallo fra il III e il IV ...
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ANULARIUS
I. Calabi Limentani
La voga di portare anelli fu così diffusa nella Roma antica, che una categoria di gioiellieri, gli anularii (o annulari), li produceva esclusivamente.
Di contro ad una [...]
Nel seguente elenco sono compresi i nomi degli anularii noti dalle iscrizioni.
Abbreviazioni: ing. = ingenuus; lib. = liberto; ser. = schiavo; iscr. fun. = iscrizione funeraria; iscr. v. = iscrizione votiva.
L. Bittius Paulinus (ing., Magonza, II ...
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Il termine famiglia deriva dal latino familia, che dal significato originario di "convivenza di servì sotto uno stesso tetto" (cfr. famulus) passò a designare tutti quelli che vivevano sotto l'autorità [...] o di proprietà, ma anche estranei, con non chiara promiscuità. Un elemento notevole della famiglia egiziana è invero la gran libertà e promiscuità nei rapporti fra i sessi: la stessa parola designa la sorella, la concubina e talora persino la figlia ...
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TERENZIO, Afro Publio (P. Terentius Afer)
Giorgio Pasquali
Poeta comico romano. Notizie biografiche, evidentemente non tutte documentarie, ci fornisce la vita di Svetonio preposta al commento cosiddetto [...] il senex e un libertus, nel quale taluno ha voluto vedere un'immagine di T. stesso; e, se si deve concedere che il vecchio liberto non ha molto di comune col giovane poeta, non si può, credo, negare che le parole che il padrone rivolge a Sosia e la ...
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liberto
libèrto s. m. (f. -a) [dal lat. libertus, der. di liber «libero»]. – Nell’antica Roma, chi, per atto del proprio padrone (o, durante l’Impero, per sentenza del magistrato), veniva affrancato, mediante manomissione, dalla schiavitù,...
liberta
libertà (ant. libertate e libertade) s. f. [dal lat. libertas -atis]. – 1. a. L’esser libero, lo stato di chi è libero: amo la mia l.; non posso rinunciare alla mia l.; L. va cercando, ch’è sì cara, Come sa chi per lei vita rifiuta...