ARELLIUS
M. Cagiano de Azevedo
Pittore attivo a Roma intorno alla metà del I sec. a. C. il quale, come dice Plinio (Nat. hist., xxxv, 119), aveva l'abitudine di effigiare nei quadri le sue amanti sotto [...] e del suo stile. Il suo nome latino non obbliga a credere che egli fosse romano: poteva ben trattarsi di un liberto.
Bibl.: H. Brunn, Gesch. d. gr. Künstler, Stoccarda 1889, II, p. 305; J. Overbeck, Schriftquellen, n. 2383; W. Helbig, Untersuchungen ...
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KORNELIOS (Κορνήλιος)
G. Becatti
Scultore di Afrodisiade che firma in greco una base in marmo bigio scuro trovata ad Olimpia. La firma è in lettere un po' irregolari ed è seguita da un'invocazione a [...] I sec. d. C. Poiché l'artista ha un nome romano, pur dicendosi di Afrodisiade e firmando in greco, può trattarsi di un liberto.
Bibl.: E. Curtius, Olympia, V, n. 643; E. Loewy, I. G. B., p. 259, n. 368; M. Squarciapino, La Scuola di Afrodisia, Roma ...
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LUCA, santo
Leone Tondelli
, È, secondo l'unanime tradizione cristiana, l'autore del terzo Vangelo canonico, e anche degli Atti degli Apostoli (v.).
Il nome greco Λουκᾶς è probabile abbreviazione di [...] nomi greci in -ᾶς si riscontrano frequenti in iscrizioni funerarie di schiavi, donde la congettura d'alcuni ch'egli fosse un liberto.
L'identità d'autore del terzo Vangelo e degli Atti è da tutti riconosciuta. Gli Atti si presentano infatti come una ...
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Scrittore e oratore latino (Arpino 3 genn. 106 a. C. - Formia 7 dic. 43 a. C.). Nato da agiata famiglia equestre, ebbe a Roma maestri di diritto i due Scevola, l'augure e il pontefice, di filosofia l'accademico [...] 80 con la difesa di Sesto Roscio Amerino accusato di parricidio per un intrigo a sfondo politico che faceva capo a Crisogono, liberto di Silla. C. vinse, ma poi compì un viaggio in Grecia e in Asia, si mormorò per sottrarsi alla vendetta politica. Al ...
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Principe musulmano del sec. XI d. C., il cui nome compare nei cronisti cristiani sotto la forma Mogetus o Mogettus. È uno di quei capi arabi di Spagna che, all'indebolirsi e definitivo sfasciarsi del califfato [...] locali, e sono noti nella storiografia araba col nome di Mulūk at-Üawā'if (re delle nazioni, reyes de Taifas). M., mawlà o liberto del celebre ministro degli Omayyadi al-Manṣür ibn Abī ‛Āmir, si rese signore, verso il 400 eg./1009-1010 d. C., della ...
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MINORI
M. Napoli
Centro abitato situato sulla costiera amalfitana, nella breve insenatura dove sfocia il torrente Regina minor. Nella costiera amalfitana, tra Positano e Maiori, sono state rinvenute [...] e doveva possedere numerose ville della famiglia imperiale. E se la villa romana di Positano (v.) doveva appartenere ad un liberto di Claudio, la bella villa romana di M. dovette appartenere molto probabilmente, se non ad un membro della famiglia ...
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COSSUTIUS, Marcus (Μάρκος Κοσσούτιος)
M. Floriani Squarciapino
È uno scultore d'Afrodisiade che ci è noto soltanto dalla firma incisa su una base di marmo bianco rinvenuta in Paro; l'opera cui la firma [...] Marcus Cossutius Cerdo - ambedue della scuola pasitelica, potrebbero far pensare che non solo lo scultore d'Afrodisiade fosse liberto dello stesso patrono degli altri, ma che anch'egli, forse, operasse nella cerchia pasitelica.
Bibl.: M. Squarciapino ...
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INFERMI, Assistenza agli
Itta FRASCARA
Dell'assistenza ai viandanti e della connessa assistenza ai malati, legata questa più o meno alla magia e al sacerdozio, si hanno indizî fin dai tempi remoti in [...] e Democrito, nei templi di Esculapio venivano curati malati. Presso i Romani il medico di casa era ordinariamente uno schiavo o un liberto. Nel 219 a. C. il medico Arcagato del Peloponneso aprì a Roma in una taberna una specie di clinica chirurgica ...
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MESSALINA, Valeria (Valeria Messalina)
Arnaldo Momigliano
Moglie dell'imperatore romano Claudio. Figlia di (M. Valerio?) Messalla Barbato e di Domizia Lepida, era pronipote di Augusto, perché la sua [...] figlia di Druso. Ancora per incitamento suo sarebbe caduto in disgrazia e fatto uccidere uno dei principali collaboratori di Claudio, il liberto Polibio. E infine a lei si attribuisce una serie di amanti tratti da tutte le classi sociali. È ovvio che ...
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Grammatico e storico nato a Biblo, che ebbe grande importanza nell'età di Adriano e nella successiva specialmente per le sue opere retoriche e grammaticali che furono fonte principale, forse anche più [...] sono giunti fino a noi. Filone prese il nome di Erennio dal console suffecto Erennio Severo, del quale fu liberto.
Fra le opere grammaticali di F. ricordiamo: Sul dialetto dei Romani, Sulla Crestomazia, Sui verbi, Sulle sinonimie, Sull'acquisto ...
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liberto
libèrto s. m. (f. -a) [dal lat. libertus, der. di liber «libero»]. – Nell’antica Roma, chi, per atto del proprio padrone (o, durante l’Impero, per sentenza del magistrato), veniva affrancato, mediante manomissione, dalla schiavitù,...
libertà (ant. libertate e libertade) s. f. [dal lat. libertas -atis]. – 1. a. L’esser libero, lo stato di chi è libero: amo la mia l.; non posso rinunciare alla mia l.; L. va cercando, ch’è sì cara, Come sa chi per lei vita rifiuta (Dante);...