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scacchi

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scacchi - Gioco da tavolo fondato su strategia e abilità logica, nel quale due giocatori muovono 16 pezzi ciascuno (s., da cui il nome del gioco), bianchi per l’uno e neri per l’altro, su un quadrante diviso in 64 caselle (scacchiera), allo scopo di catturare il pezzo principale dell’avversario, il re, con una mossa detta s. matto. Gli altri pezzi rappresentano 1 donna, 2 torri, 2 alfieri, 2 cavalli e 8 pedoni (fig. 1A, B).

Gioco antichissimo, di probabile origine indiana, si diffuse poi nella Persia sasanide e tra gli Arabi, che lo importarono nell’Europa occidentale, dove appare conosciuto già alla metà dell’11° secolo. Alla fine del 15° sec. si fissarono le regole ancora oggi in uso. Dalla seconda metà del 19° sec. si sono organizzati campionati del mondo che hanno visto protagonisti grandissimi campioni: tra questi il cubano J.R. Capablanca (1888-1942), il tedesco E. Lasker (1868-1941), il russo A. Alekhine (1892-1946), fino ai più recenti, i russi G. Kasparov (n. 1963) e il suo allievo V. Kramnik (n. 1975), l’indiano V. Anand (n. 1969), il bulgaro V. Topalov (n. 1975).

fig. 1A
B

Le organizzazioni scacchistiche nazionali (in Italia: la Federazione Scacchistica Italiana, FSI), sono riunite nella FIDE (Fédération Internationale Des Échecs), che conta oltre 150 nazioni affiliate e che ha codificato le norme per il gioco universalmente seguite; nel 1993 si è registrata una scissione, con la creazione della Professional Chess Association (PCA) per opera di Kasparov.

fig. 2A, B

Il gioco degli scacchi si ricollega, sotto l’aspetto matematico, alla teoria dei grafi e molti dei problemi classici riguardanti gli s. sono in effetti problemi particolari sui grafi. Tutte le possibili partite di s. si possono riassumere e visualizzare in un solo grafo, anzi in un albero; l’unica radice R dell’albero degli s. rappresenta la situazione iniziale della scacchiera, mentre gli spigoli che partono da R indicano le mosse possibili del Bianco e i loro estremi le situazioni dopo la prima mossa, e così via. In generale, da ogni vertice escono tanti spigoli quante sono le possibilità di gioco a partire dalla situazione schematizzata dal vertice stesso. Poiché ogni partita di s. si decide, in base alle regole di gioco, dopo un numero finito (anche se a volte molto grande) di mosse, si ha per conseguenza che l’albero degli s. è finito. A ogni partita di s. corrisponde un cammino, nell’albero, che va dalla radice R fino a un punto terminale. Una parte dei punti terminali rappresenta vittoria del Bianco, una parte vittoria del Nero e una parte un esito di parità. Scopo di un giocatore è di trovare un cammino nell’albero del gioco che, partendo da un dato punto, possa condurre, nonostante le mosse dell’avversario, a un punto terminale a lui favorevole.

fig. 3A

Il gioco degli s. ha dato origine a un certo numero di problemi, alcuni dei quali di difficile soluzione, che si possono anch’essi inquadrare nell’ambito della teoria dei grafi. Fra questi: a) determinare il numero massimo di pezzi di uno stesso tipo (per es., Cavalli o Alfieri o Donne) che si possono collocare sulla scacchiera in modo che tutte le caselle libere siano ‘controllate’ ma senza che due pezzi siano in presa; b) medesimo problema ma in relazione al numero minimo di pezzi; c) problema del salto del Cavallo. Per quanto riguarda il problema a) la soluzione è 32, 14, 12 a seconda che si considerino i Cavalli, gli Alfieri (fig. 2A, B) o le Donne rispettivamente. Il caso delle Donne è il più celebre: piazzare 8 donne e trovare tutte le soluzioni; C.F. Gauss credette che esistessero 76 soluzioni, il numero esatto è invece 92. Per il problema b), sempre riguardo alle Donne, la soluzione è 5 (fig. 2C). Il problema c) è celeberrimo e consiste nel far percorrere al Cavallo tutte le caselle con 63 salti consecutivi; se ne occuparono probabilmente gli antichi matematici indiani, e in seguito A. De Moivre, L. Eulero ecc.; esso ammette un numero enorme, imprecisato, di soluzioni. Una prima classificazione porta a distinguere le soluzioni in chiuse, quando il Cavallo con un ultimo salto può tornare nella casella iniziale (fig. 3A, dove le successive posizioni del Cavallo sono numerate) e aperte, nel caso contrario (fig. 3B).

Vedi anche
Anatolij Evgen´evič Karpov Scacchista russo (n. Zlatoust 1951). Grande maestro internazionale dal 1970, è divenuto campione del mondo nel 1975 per il forfait dello statunitense R. Fischer. Difeso vittoriosamente il titolo contro l'apolide di origine russa V. Korčnoj (1978, 1982), lo ha perduto nel 1985 ad opera di G. K. Kasparov; ... Aleksandr Aleksandrovič Alëchin Scacchista (Mosca 1892 - Estoril, Lisbona, 1946). Conquistò il titolo di campione del mondo nel 1927 superando Capablanca nel match più lungo della storia degli scacchi; perse il titolo alla terza difesa nel 1935 ad opera di Euwe, per strapparlo poi di nuovo allo stesso nel 1937 e conservarlo fino alla ... Boris Vasil´evič Spasskij Scacchista russo (n. Leningrado 1937), in varie riprese campione dell'URSS (1956, 1961 e 1963), ha guadagnato il titolo di campione del mondo nel 1969 contro il connazionale T. V. Petrosjan, ma lo ha perduto nel 1972 giocando contro lo statunitense R. Fischer a Reykjavík. Più volte vincitore in tornei ... Vasilij Vasil´evič Smyslov Scacchista russo (n. Mosca 1921). Giocatore professionista, conquistò il titolo di campione del mondo nel 1957 strappandolo a M. M. Botvinnik, contro il quale già tre anni prima aveva ottenuto un risultato di parità. Perse il titolo dopo un solo anno nella rivincita contro lo stesso Botvinnik. Numerosi ...
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Altri risultati per scacchi
  • scacchi e altri giochi di scacchiera
    Enciclopedia dei ragazzi (2006)
    Ennio Peres Giochi che rafforzano memoria, ragionamento e capacità decisionali I giochi che, come gli scacchi, vengono effettuati muovendo un insieme di pedine sopra una tavola suddivisa in caselle sono nati diversi millenni prima dell’era cristiana. L’impegno mentale richiesto dalla loro pratica è ...
  • SCACCHI, Gioco degli
    Enciclopedia Italiana - V Appendice (1994)
    Alvise Zichichi (XXX, p. 986) Diffusione nel mondo. - Il gioco degli s. è conosciuto e praticato in quasi tutti i paesi del mondo, tanto che sono oltre 150 le federazioni nazionali esistenti. Esse fanno capo alla FIDE (Fédération Internationale Des Echecs), fondata a Parigi nel 1924. L'Unione Sovietica ...
  • SCACCHI, Giuoco degli
    Enciclopedia Italiana (1936)
    (fr. échecs; sp. ajedrez; ted. Schachspiel; ingl. chess) Luigia Maria TOSI * Cenno storico. - L'origine orientale del giuoco degli scacchi è indubbia, ma assai meno sicura è l'esatta sua precisazione locale e temporale. La Cina, l'India e la Persia sono state indicate da varî eruditi come la patria ...
Vocabolario
scaccato
scaccato agg. [der. di scacco]. – 1. Fatto, diviso, disegnato a scacchi, a riquadri regolari: calzettoni s.; un tappeto s.; non com. con uso sostantivato, il disegno stesso, o il tessuto disegnato a riquadri, spec. se di colori diversi:...
scacchiare
scacchiare v. tr. e intr. [der. di cacchio1, col pref. s- (nel sign. 4)] (io scàcchio, tu scacchi, ecc.). – Liberare la vite o altra pianta coltivata dai germogli inutili.
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