sepolcro Sinonimo di tomba, usato soprattutto per indicare sepoltura illustre per la fama della persona sepolta, per la grandiosità delle sue dimensioni o per l’interesse artistico o storico delle sue forme.
Il s. privato (tomba gentilizia, cappella e simili) è di proprietà privata e quindi costituisce un bene disponibile, che si trasmette mortis causa e può essere alienato per atto fra vivi, salvo le limitazioni della legge di polizia mortuaria, che vieta di adibire il s. a un uso diverso da quello che è la sua naturale destinazione: l’inumazione. Altra limitazione è data dall’esistenza di uno ius sepulchri, che può spettare agli appartenenti a una data famiglia o stirpe gentilizia e consiste nel diritto di esser seppellito o di far seppellire altri in un determinato s. gentilizio. In tal caso il s. appartiene a tutti coloro che hanno lo ius sepulchri e il diritto stesso si trasmette ai discendenti, che lo acquistano non per diritto di successione, ma per il fatto di far parte della famiglia.
Nel diritto penale, la violazione di s. è delitto contro la pietà dei defunti, previsto dall’art. 407 c.p. che commina la reclusione da 1 a 5 anni a chi violi una tomba, un s. o un’urna; in particolare, l’espressione violare va intesa nel senso di manomettere, sciupare, guastare, trasformare in peggio (per es., scoperchiare la tomba).
Santo Sepolcro Il s. di Cristo, il più venerato dei luoghi santi del Cristianesimo. Le prime notizie risalgono ai Vangeli: situato in un orto vicino a Gerusalemme (Giov. 19, 20; 42), scavato nella roccia, chiuso da una pietra rotonda (Matteo 27, 60; 28, 2), caratteristiche di una normale tomba dell’epoca. Nel 326 si credette di averlo individuato ed Elena, madre di Costantino, fece costruire sul luogo una chiesa.