(ted. Steiermark) Regione storica e Stato federato dell’Austria sud-orientale (16.392 km2 con 1.207.479 ab. nel 2009), al confine con la Slovenia; capitale Graz. Si divide in Alta S. e Bassa S.: la prima è essenzialmente montuosa, e comprende i Bassi Tauri e le Alpi di Eisenerz, catene di rocce cristallino-scistose che si ergono tra le vallate dell’Enns e della Mur, alle quali si appoggiano i massicci dolomitici di Hochtor (2372 m) e di Hochschwab (2277 m) e i rilievi compresi fra il bacino della Mürz e di Graz, a S dei quali si eleva il massiccio calcareo-scistoso di Graz. La Bassa S. è una zona collinosa che raggiunge la massima altezza nel Sausal (670 m), degradante verso la pianura pannonica, chiusa fra la Kor Alpe a O, il Possruck a S e il fiume Lafnitz a E. Il clima è di tipo alpino nella zona più elevata, temperato continentale in quelle collinose. La S. è una delle regioni dell’Austria più ricche di minerali: vi sono importanti giacimenti di ferro, zinco, lignite, magnesite, grafite e gas naturale, che hanno favorito la localizzazione nella regione della maggior parte delle industrie siderurgiche austriache (Leoben, Eisenerz) e di industrie meccaniche. Sono attivi anche i settori tessile, del cuoio, alimentare (birrifici) e della lavorazione del legno. Molto sviluppato è il turismo, favorito da importanti linee ferroviarie che attraversano la S. e la congiungono, oltre che con il resto dell’Austria, con la Germania, l’Italia e la Svizzera.
All’epoca dei Romani la parte occidentale della regione apparteneva al Norico, il resto alla Pannonia. All’introduzione del cristianesimo (4° sec.) seguì la penetrazione di popolazioni germaniche e slave. Soggetta all’alta sovranità dei duchi di Baviera, divenne ducato indipendente nel 1180. Appartenne ai Babenberg fino alla loro estinzione (1246), quindi a Ottocaro di Boemia e, dal 1282 al 1918, agli Asburgo. La Riforma fece inizialmente numerosi proseliti, ma a cominciare dal 1580 la regione fu gradualmente ricondotta al cattolicesimo dall’azione del duca Ferdinando, il futuro imperatore Ferdinando II. La regione condivise la sorte del resto dell’Impero asburgico: nel 19° sec. vi ebbe una forte risonanza il movimento nazionale tedesco, anche in contrapposizione al primo incerto risveglio slavo nella parte meridionale del paese (distretti di Marburgo e di Cilli). Al termine della Prima guerra mondiale, in seguito al trattato di San Germano, il ducato fu privato di tali terre che furono annesse alla Iugoslavia. Costituita in Land nel 1920, la S. ha seguito le sorti dell’Austria e con questa fu annessa alla Germania, in seguito all’Anschluss del 1938. Dopo la Seconda guerra mondiale, la Iugoslavia avanzò rivendicazioni sulla S. meridionale.