tamburello musica Strumento musicale a percussione, detto anche tamburo basco, formato da una membrana tesa sopra un cerchio di legno, nel quale sono inseriti dei campanelli o dei piccoli dischi di bronzo risonanti (sonagli). Il t., popolare in Spagna e nell’Italia meridionale, dove serve a ritmare le danze, a partire dall’Ottocento è stato introdotto in orchestra da vari compositori (H. Berlioz, N.A. Rimskij Korsakov, M. Ravel, M. De Falla ecc.). sport Gioco di origine antichissima (molto in voga nel Rinascimento), ma le cui modalità attuali risalgono, tranne poche modifiche apportate successivamente, al 19° secolo. In Italia l’attività è regolata della Federazione Italiana Palla-Tamburello (FIPT), nata nel 1927. Si gioca fra due squadre, schierate l’una di fronte all’altra, che si rinviano reciprocamente una palla (diametro 61 mm, massa 78 g): questa deve essere colpita al volo o dopo il primo rimbalzo, con il t., di cui sono forniti i singoli giocatori, costituito da un telaio con maniglia su cui è tesa una pelle: un tipo di t. è ovale, lungo al massimo di 36 cm e si usa per il solo servizio (battuta); un secondo, usato per le altre fasi di gioco, è tondo e del diametro massimo di 28 cm. Il campo di gioco, 80×20 m, è diviso in due parti eguali da una linea mediana (cordino) parallela ai lati corti (testate). Ogni squadra è composta di 5 giocatori: battitore (che dopo il servizio diventa spalla); rimettitore; centrocampista (o mezzovolo, o mezzaspalla, o cavalletto); terzini (destro e sinistro). La partita si svolge sui 13 giochi, ognuno costituito da 4 punti (detti in successione 15, 30, 40, vittoria). Le squadre si alternano al servizio ogni 3 giochi, l’insieme dei quali si dice trampolino. Gli incontri sono diretti da un arbitro, coadiuvato da due guardalinee.