(russo Tiflis) Città capitale della Georgia (1.106.700 ab. nel 2008), posta a 454 m s.l.m., sull’alto corso del fiume Kura. La struttura urbanistica evidenzia le radici storiche, con il nucleo più antico (la cittadella di Karikala), in posizione dominante sul corso del fiume; al centro è l’antico quartiere asiatico, con il bazar e le sorgenti idrotermali. La crescita recente si è verificata attraverso la costruzione di nuovi quartieri collegati da una metropolitana e caratterizzati da impianto regolare, da larghi viali nonché dalla presenza di numerosi parchi. Durante il periodo sovietico, come centro amministrativo e sede del comando supremo delle forze russe nel Caucaso, T. divenne punto nevralgico tra Europa e Asia, dopo che per molti secoli la decadenza bizantina e il controllo turco dell’Asia Minore l’avevano tagliata fuori dalle principali relazioni intercontinentali. Una fase di intensa crescita demografica si colloca dopo la Seconda guerra mondiale: la popolazione, dalle 519.000 unità del 1939, raggiunse il milione di abitanti nel 1975. La composizione della popolazione esprime ben 100 nazionalità, anche se prevalente (80% della popolazione complessiva) è la presenza dei Georgiani, accanto agli Armeni, ai Russi, agli Azerbaigiani, ai Greci, agli Ebrei, agli Osseti. Dal punto di vista economico, T. è in costante crescita, favorita dalla sua posizione centrale nella regione transcaucasica, all’incrocio dei due principali assi di comunicazione (quello orientato all’incirca in senso OE, dal Mar Nero al Mar Caspio, e quello, perpendicolare al primo, che attraversa la catena del Caucaso) e dalle numerose infrastrutture di trasporto (strade, ferrovie, aeroporto, gasdotti e oleodotti). Grazie anche alla disponibilità di fonti energetiche, T. ha potuto sviluppare un consistente apparato industriale, sia nel settore manifatturiero sia in quello di base (industrie alimentari, tessili, dell’abbigliamento, del legno, metalmeccaniche, elettrotecniche, aeronautiche, chimiche, farmaceutiche, petrolchimiche). È anche importante centro culturale, sede di università, di istituti di istruzione superiore e accademie, di un conservatorio musicale, di centri di ricerca scientifica e di numerosi teatri e musei.
La fondazione di T., secondo la tradizione georgiana, risale alla fine del 5° sec. d.C. Disputata fra Bizantini, Persiani, Arabi, fece parte a più riprese, a partire dal 7° sec., del califfato islamico, ma la sua posizione periferica, al pari di tutta la Georgia, permise l’affermazione di dinastie nazionali. A partire dal 16° sec., fu più volte attaccata, occupata e devastata dai Turchi. Occupata dai Russi nel 1800, nel 1918 divenne capitale della Repubblica di Georgia, seguendone da allora le vicende politiche.
Tra i monumenti principali sono la cattedrale di Sion (6° sec.), con parti del 12°-13° sec.; la basilica d’Ančischat (6° sec.; rifatta nel 17°); la chiesa della Vergine di Metechi (seconda metà del 13° sec.). Il Museo storico della Georgia ha una grande collezione etnografica e un’importante raccolta di oreficeria antica. Il Museo di belle arti della Georgia ha una collezione di pitture persiane, georgiane e occidentali, e un Tesoro con oreficerie medievali, smalti bizantini ecc.