(fr. Touraine) Regione storica della Francia centrale (6000 km2 ca.), compresa tra il Maine a N, l’Orleanese e la Sologne a E, il Berry e il Poitou a S e l’Angiò a O, corrispondente all’incirca al dipartimento di Indre-et-Loire. Il territorio è prevalentemente costituito da un altopiano, appena ondulato, che si stende, a N e a S della Loira, con un’altezza di poco superiore ai 100 m s.l.m. Nelle valli più ampie il suolo, ricco di corsi d’acqua, è intensamente coltivato (notevoli la viticoltura e le produzioni ortofrutticole). Inverni miti, ma prolungati, estati fresche e piogge abbondanti caratterizzano il clima di questa regione, che risente delle benefiche influenze dell’Atlantico. Per le attrattive del paesaggio e per la presenza, nelle valli della Loira, di numerosissimi castelli di grande bellezza, la T. è una delle più note regioni turistiche francesi.
La regione abitata dai Galli Turones, dopo la conquista romana fece parte del Lionese con capitale Caesarodunum (Tours). Il più famoso tra gli apostoli della regione fu s. Martino (m. 397). Alla fine del 9° sec. si stabilì nella T. una dinastia di conti che si mantenne nella contea fino al 1044, quando di essa si impadronì Goffredo Martello conte d’Angiò. Tolta da Enrico II d’Inghilterra al fratello Goffredo, nel 1204 la T. fu unita alla corona di Francia. Dominio di Giovanna di Borgogna nel 1328, fu poi ducato in appannaggio di vari principi della corona, finché fu definitivamente riunita alla corona. La Riforma vi incontrò larga adesione; per la revoca dell’editto di Nantes, con la conseguente emigrazione di migliaia di artigiani ugonotti, l’industria della seta andò quasi distrutta, decadendo da allora la T. in una condizione di estrema povertà, dalla quale si è riavuta in età moderna.