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vicario

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religione V. di Cristo (lat. Vicarius Christi) Titolo che cominciò a essere assunto del papa, con coscienza del significato dottrinario in esso implicito, nella situazione di crisi dei rapporti tra papato e impero nell’età della lotta delle investiture (11°-12° sec.). In virtù della vicaria diretta di Cristo, a differenza di quella mediata contenuta nel titolo di vicarius Petri, il papa veniva a essere superiore a ogni altra potestà in una concezione ecclesiologica che vedeva la potestà terrena sottoposta, ma non ancora affidata, a quella spirituale. Nell’elaborazione teologica e canonistica successiva, da Innocenzo III a Bonifacio VIII, vicarius Christi finì con l’indicare l’attribuzione totale al papa del potere spirituale e di quello temporale.

Nella gerarchia ecclesiastica, il titolo v. apostolico compare verso la fine del 4° sec. per designare un vescovo residenziale, il quale, oltre ai normali poteri ordinari spettantigli per il governo della sua diocesi, è munito dal papa di poteri speciali anche sugli altri vescovi della regione; dagli inizi del 17° sec. si cominciarono a nominare v. apostolici nel senso odierno, cioè vescovi in partibus inviati da Roma, con poteri uguali a quelli di un vescovo residenziale, ad amministrare un territorio non ancora eretto in diocesi. V. delegato è l’ecclesiastico incaricato di rappresentare la persona del v. apostolico o del prefetto apostolico o del superiore ecclesiastico di una missione autonoma nell’esercizio della loro giurisdizione. V. foraneo è l’immediato collaboratore esecutivo del vescovo in un determinato distretto diocesano composto di più parrocchie (forania, decanato, arcipresbiterato). V. generale è il sacerdote incaricato di rappresentare la persona del vescovo nell’esercizio della sua giurisdizione in tutta la diocesi e di collaborare con lui negli affari amministrativi e disciplinari della diocesi; esercita gli stessi poteri di giurisdizione attribuiti per diritto ordinario al vescovo. V. parrocchiale è il prete che, quando risulta necessario o opportuno, viene affiancato al parroco per un’adeguata cura pastorale della parrocchia, mediante compiti precisi programmati con il parroco e sotto la sua autorità; in caso di parrocchia vacante, finché non viene nominato l’amministratore parrocchiale, il v. assume il governo della parrocchia con tutti gli obblighi inerenti (cann. 541 e 549).

Il cardinale v. è il cardinale che, in nome del papa, vescovo di Roma, regge la diocesi romana con potestà ordinaria vicaria. storia Nei primi secoli dell’Impero romano, vicarius era il funzionario che teneva le veci di un governatore provinciale morto o lontano. Nella riforma dioclezianea dell’Impero il titolo spettò ai capi civili delle diocesi. A partire dal Medioevo, il nome venne dato a molti pubblici uffici, tutti caratterizzati dalla rappresentanza di un’autorità. Cariche come il comes o il podestà avevano obbligatoriamente un v. che ne faceva le veci quando assenti.

Vedi anche
diocesi Distretto amministrativo negli Stati dell’Asia ellenistica e in età romana nell’Asia Minore e in Africa. Nella riforma di Diocleziano si chiamarono diocesi le 12 regioni in cui fu ripartito l’Impero (Oriens, Asia, Pontus, Moesiae, Thraciae, Pannoniae, Italia, Africa, Hispaniae, Britanniae, Viennensis, ... giurisdizione L’attività dello Stato diretta all’attuazione della norma giuridica nel caso concreto, e l’insieme degli organi cui è demandata tale funzione. 1. Cenni storici Nel diritto romano, si intendeva per iurisdictio l’insieme delle facoltà spettanti al magistrato cui era attribuita l’amministrazione della ... papato Nella Chiesa cattolica, suprema istituzione che esercita le funzioni di governo, dottrina e culto trasmesse da Gesù Cristo all'apostolo Pietro e ai suoi successori, quali suoi vicari. papato - approfondimento di Raffaele Savigni Nella Chiesa cattolica, il papa è il vescovo di Roma e il capo del collegio ... Chiaramónte, Manfredi III, conte di Modica e Malta, duca di Gerba Chiaramónte, Manfredi III, conte di Modica e Malta, duca di Gerba. - Grande ammiraglio (m. 1391); durante il regno nominale di Maria di Navarra fu, come il più potente dei vicarî, effettivo signore della Sicilia. Conquistò l'isola di Gerba nel 1388 e ne fu investito duca da papa Urbano VI.
Categorie
  • OPERATORI RELIGIOSI E ADDETTI AL CULTO in Religioni
  • STORIA DELLE RELIGIONI in Religioni
  • MESTIERI E PROFESSIONI in Storia
Tag
  • RIFORMA DIOCLEZIANEA
  • DIOCESI ROMANA
  • BONIFACIO VIII
  • IMPERO ROMANO
  • MEDIOEVO
Altri risultati per vicario
  • vicario
    Dizionario di Storia (2011)
    Nell’antica Roma, nel 1°-2° sec. d.C. era il sostituto di un governatore provinciale. A partire da Diocleziano, il v. è il supplente del prefetto al pretorio, responsabile dell’amministrazione civile di una delle diocesi in cui questo imperatore divise l’impero.
  • VICARIO
    Enciclopedia Italiana (1937)
    Alberto GITTI Pietro VACCARI . Antichità romana. - Nell'ordinamento che Diocleziano e poi Costantino diedero all'Impero le provincie vennero molto diminuite di territorio; se ne aumentò il numero e si riunirono in grandi raggruppamenti amministrativi detti diocesi (διοίκησις, dioecesis). A capo di ...
Vocabolario
vicàrio
vicario vicàrio s. m. e agg. [dal lat. vicarius, der. di vicis «vece»]. – 1. s. m. Chi esercita un’autorità o una funzione in sostituzione o in rappresentanza di altra persona di grado superiore. Con questo valore è stato, nell’antichità...
vicarìa
vicaria vicarìa s. f. [der. di vicario]. – 1. Ufficio di vicario; vicariato. 2. a. Nel medioevo, la circoscrizione territoriale su cui aveva giurisdizione un vicario. Sempre nel medioevo, si diede questo nome (anche nella variante vicherìa)...
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