Sigla di world wide web («ragnatela intorno al mondo»), sistema che permette la condivisione di documenti ipertestuali (➔ ipertesto) multimediali, costituiti cioè da un insieme di contenuti testuali, visuali e audio/video, sfruttando l’infrastruttura di Internet. Per accedere al world wide web si utilizza un opportuno software, detto browser. I documenti, detti genericamente pagine web, sono memorizzati in opportune porzioni della memoria dei server e sono tipicamente raggruppati in insiemi, più o meno uniformi per aspetto e contenuti, organizzati secondo una qualche struttura, detti siti. Per essere accessibili, le pagine web vengono costruite mediante opportuni linguaggi descrittori, il più diffuso dei quali è l’HTML (hypertext markup language), che permette di specificare sia il contenuto delle pagine sia il loro formato di visualizzazione sul browser dell’utente. Per superare i limiti dell’HTML, si sono andate affermando nuove metodologie e nuovi linguaggi specifici per il web, che hanno portato a quelle oggi note come pagine web dinamiche (contrapposte a quelle statiche scritte utilizzando solo l’HTML), caratterizzate da una qualche interpretazione da parte del browser, come avviene per es. con script javascript, e/o da una qualche elaborazione da parte del server (i server in grado di eseguire tali elaborazioni sono detti server applicativi), come avviene per es. con servlet, pagine JSP (java server sage) e ASP (active server page).
Il protocollo che regola le comunicazioni tra utente e server e il trasferimento delle pagine web è l’HTTP (hypertext transfer protocol). Le singole risorse disponibili sulla rete sono individuate univocamente da una serie di caratteri, denominata URI (universal resource identifier). L’URI può essere del tipo URL (uniform resource locator) oppure del tipo URN (uniform resource name). La differenza tra i due tipi consiste nel fatto che nella modalità URL viene specificata la posizione del documento, mentre la modalità URN consente di specificarne semplicemente il nome (un programma si incarica poi di tradurre il nome in una locazione fisica).
Nel 1989, con l'aiuto di R. Cailliau, il fisico e informatico britannico T. Berners-Lee propose al CERN di Ginevra il suo progetto di un'iniziativa di condivisione ipermediale dell’informazione globale via Internet, evoluzione di un progetto (ENQUIRE) del 1980, e ne creò i software. Nel 1990 egli realizzò il primo server web, HTTPD (Hyper text transfer protocol daemon), poi il primo browser/editor, WorldWideWeb, in ambiente NeXTStep, resi disponibili al pubblico già nell’estate 1991.