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Zulu

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Zulu Popolazione bantu del gruppo Nguni, divisa tra Repubblica Sudafricana, Malawi, Swaziland e Leshoto. Ancora alla fine del 18° sec., non costituivano che un piccolo clan patriarcale, vassallo degli Mtetwa; nel corso del primo quarto del 19° sec., grazie alla intraprendenza e alle campagne militari del loro capo Chaka, divennero la più potente nazione dell’Africa sud-orientale, dopo avere soggiogato e amalgamato tutte le genti del Natal. La struttura monarchica, retta in maniera autocratica da Chaka, si istituzionalizzò nei decenni seguenti grazie all’opera dei suoi successori. In questa fase (1828-72) la monarchia z. fu in grado di sfruttare la presenza europea nell’area, egemonizzando i traffici commerciali, e soprattutto seppe creare strutture formali (come, per es., un apparato giudiziario, l’attribuzione di cariche e poteri politici, sia centrali sia periferici, a membri del patrilignaggio regale) in grado di garantire una continuità amministrativa, al di là delle qualità e degli eccessi dei suoi sovrani.

La struttura politica monarchica z. continua ancora oggi a esercitare notevole influenza, sia pure incapsulata nella struttura statale sudafricana. L’occupazione principale è l’allevamento affidato agli uomini, mentre l’agricoltura è curata quasi interamente dalle donne. Insediamento tipico è il kraal, recinto per il bestiame, intorno a cui si raggruppano le capanne cupoliformi del gruppo familiare. Molti elementi della tradizionale cultura z. (o meglio nguni) sono oggi scomparsi, come risultato della rapida europeizzazione; così i manti di pelle (kaross), i ricchi ornamenti per le danze, gli scudi ovali di pelle, le clave e le lance, le asce da combattimento, le ceramiche indigene, gli oggetti domestici intagliati nel legno ecc. L’organizzazione sociale si basa sui clan a discendenza patrilinea e sulle classi d’età (ibutho). Nella religione tradizionale, essenzialmente manistica, aveva un posto di rilievo una divinità creatrice, Unkulunkulu, al tempo stesso demiurgo e progenitore mitico degli Zulu. Zululand Regione storica dell’Africa meridionale (Repubblica Sudafricana), corrispondente alla parte settentrionale della regione di Kwa Zulu-Natal; è compresa fra le catene settentrionali dei Monti dei Draghi e l’Oceano Indiano, e limitata a S dal fiume Tugela e a N dal fiume Pongola e dal corso inferiore del Mkuze. Dalle creste dei Monti dei Draghi (2000-2300 m), la regione scende, prima con un gradino ripido, poi con un paesaggio di colline, verso la zona pianeggiante costiera. Il clima è subtropicale con piogge estive abbondanti. La regione è abitata dagli Z., che si dedicano alle colture del mais, della canna, del cotone, del tabacco, e all’allevamento.

Soggiogate, grazie al genio militare di Chaka, tutte le popolazioni del Natal nel primo quarto del 19° sec., nel 1838 gli Z. entrarono in contrasto con i Boeri, costretti dagli Inglesi a spostarsi dalla colonia del Capo verso N. Ne seguì un conflitto, conclusosi nel 1840, quando i Boeri ottennero gran parte del Natal dal nuovo capo z., Mpande, come compenso per l’aiuto fornitogli contro suo fratello Dingaan, successore di Chaka. Da allora lo Zululand subì successive amputazioni per la continua espansione delle Repubbliche del Natal, del Transvaal e dell’Orange. Nel 1879 gli Z., guidati da Cetewayo, subirono una sconfitta decisiva a opera degli Inglesi e il loro territorio fu annesso da questi ultimi nel 1887. Nel 1959, col nuovo nome di Kwazulu, il territorio fu organizzato dalle autorità sudafricane come un bantustan, con capitale Ulundi e una superficie di 26.871 km2. Dal 1994 il territorio è stato unito al Natal a formare il Kwa Zulu-Natal (91.481 km2 con 8.549.000 ab., capoluogo Pietermaritzburg), una delle 9 regioni autonome in cui è stata ripartita amministrativamente la Repubblica Sudafricana.

Vedi anche
Nguni Insieme di popolazioni dell’Africa meridionale, parte della più ampia classe dei Bantu sud-occidentali, giunte nell’area del Batusoland meridionale e lungo le rive settentrionali del fiume Orange, fin dal 19° secolo. Per quanto politicamente indipendenti, hanno finito per subire l’influenza militare ... Swaziland Stato dell’Africa australe, confinante per breve tratto, a NE, con il Mozambico e per il resto circondato da territorio della Repubblica Sudafricana (Mpumalanga e Kwazulu-Natal). 1. Caratteristiche fisiche Nel territorio, che è parte della vasta regione tabulare dell’Africa australe, si distinguono, ... Sotho (o BaSotho, o BaSuto) Popolazione bantu meridionale, stanziata nella Repubblica Sudafricana e in Lesotho. L’origine della società Sotho, oggi culturalmente e linguisticamente omogenea, risale agli anni 1817-20, quando, di fronte all’incalzare dei guerrieri zulu guidati da Shaka, decine di migliaia di ... Repubblica Sudafricana Stato dell’Africa australe, che occupa l’estrema parte meridionale del continente, confinando a NO con la Namibia, a N con il Botswana e lo Zimbabwe, a NE con il Mozambico e lo Swaziland, e inglobando, nella parte orientale del proprio territorio, il Lesotho. 1. Caratteristiche fisiche Il territorio ...
Categorie
  • GRUPPI ETNICI E CULTURE in Scienze demo-etno-antropologiche
Tag
  • REPUBBLICA SUDAFRICANA
  • COLONIA DEL CAPO
  • MONTI DEI DRAGHI
  • OCEANO INDIANO
  • GENIO MILITARE
Altri risultati per Zulu
  • zulu
    Dizionario di Storia (2011)
    Popolazione che si costituì in regno dell’od. Repubblica sudafricana, nella provincia del Kwazulu-Natal. Il regno fu creato intorno al 1816 da Shaka, organizzando gruppi di agricoltori e allevatori ngoni attraverso una complessa ed efficace organizzazione militare. Collegati anche alle dinamiche economiche ...
  • ZULU
    Enciclopedia Italiana (1937)
    (Ama-zulu) Lidio CIPRIANI Carlo TAGLIAVINI Gruppo di Bantu meridionali dell'est. Si trovano esclusivamente nel Natal, ma sono originarî della parte orientale dell'Africa equatoriale. Di là discesero a poco a poco nei secoli XVI e XVII, scacciando gli Ottentotti davanti a sé. Tale marcia fu arrestata ...
Vocabolario
żulu
zulu żulu (o żulù) s. m. e f. e agg. [dal bantu umuzulu, pl. amazulu; la pron. żulù, pur essendo molto diffusa, è meno corretta e riproduce il fr. zoulou]. – 1. Nome degli appartenenti a un gruppo etnico di lingua bantu del Natal, nella...
nagana
nagana s. f. [da una voce zulu, attraverso l’ingl. nagana]. – In veterinaria, malattia del bestiame, dovuta a un tripanosoma (Trypanosoma brucei).
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