Comune della prov. di Perugia (186,8 km2 con 26.720 ab. nel 2007).
Antica città umbra, A. fu in età romana fiorente municipio; presa e distrutta da Totila (545), fino al 12° sec. fu dominio dei duchi di Spoleto e acquistò floridezza economica e liberi istituti comunali, divenendo poi culla del francescanesimo. Passò sotto la dominazione perugina dal 1321 al 1367, allorché si diede spontaneamente al cardinale Albornoz, che le restituì le franchigie comunali. Nel 15° sec. fu teatro di lotte interne. Saccheggiata due volte nel 1502 dal Valentino, fu poi incorporata nello Stato della Chiesa, ormai spopolata e in rovina.
Racchiusa ancora nel circuito delle mura romane, A. ha conservato in gran parte la struttura antica nel successivo impianto medievale, ancora prevalente. La fondazione della doppia basilica e del convento di S. Francesco (1228; altari consacrati nel 1253), fissò un traguardo monumentale, verso O, all’estensione della città. Gli affreschi che decorano la basilica (in parte seriamente compromessi dal terremoto dell’autunno 1997 e ora restaurati) ne fanno il massimo monumento della pittura gotica italiana (Cimabue, Giotto, Simone Martini, Pietro Lorenzetti). Altri importanti lavori furono eseguiti nel 15° sec. (chiostro grande, a doppio ordine di logge), mentre al 1818 risale la realizzazione di una sorta di cripta scavata nella roccia, intorno alla ritrovata tomba del santo. Ricco il tesoro della basilica (calice di Niccolò IV, di Guccio di Mannaia, 13° sec.; oreficerie francesi, paramenti sacri). Sull’esempio della basilica superiore fu costruita S. Chiara (1260; celebre crocifisso di S. Damiano, 12° sec.); mentre S. Pietro (1268) risente ancora dello stile romanico, cui appartiene la cattedrale di S. Rufino (abside e facciata, sec. 12°-13°; rifacimento interno di G. Alessi, 1571). Nel 13° e 14° sec. furono ampliate le mura e rinnovata la città (Palazzo Pubblico, 1282; palazzo dei priori, 1137-1338; ospedale, poi monte Frumentario; rocca maggiore, 1367). Gli oratori e le sale d’assemblea delle numerose confraternite hanno interessanti decorazioni ad affresco. Esemplare il piano regolatore, redatto da G. Astengo (1964-66).
Fuori dalle mura è la chiesa di S. Damiano, che ospitò s. Chiara. Più a valle è la cinquecentesca basilica di S. Maria degli Angeli, eretta da G. Alessi intorno alla Porziuncola. Sul monte Subasio si conservano i resti dell’importante abbazia di S. Benedetto (sec. 11°-13°) e il piccolo Eremo delle Carceri, fatto erigere nel 15° sec. da s. Bernardino su una precedente cappella (sec. 13°).
Perdono di A. Diffusa indulgenza plenaria, detta anche Indulgenza della Porziuncola, perché si acquista con la visita alla chiesetta di S. Maria degli Angeli conservata in mezzo alla crociera della basilica omonima, ai piedi di Assisi. Sembra che s. Francesco l’abbia ottenuta da Onorio III (1216) per la festa dedicatoria della chiesetta (2 agosto). Fu poi estesa a tutti i giorni dell’anno (1544) e a tutte le chiese degl’istituti religiosi aggregati all’ordine francescano (1865).