Popolare gioco nel quale i giocatori cercano di fare punto, avvicinando il più possibile le b. loro assegnate a una più piccola, boccino, lanciata sul campo all’inizio della gara. Il radicamento popolare del gioco e la sua forma ludico-ricreativa hanno in parte ostacolato il processo di formalizzazione agonistica delle b., che oggi però rientrano a pieno titolo fra discipline sportive. Le difficoltà hanno riguardato soprattutto l’uniformità del sistema di gioco e di regole, proprio per la tradizionale varietà di stili e modalità di pratica; il riflesso di tale situazione è l’esistenza di varie federazioni a livello internazionale. La Federazione Italiana Bocce (FIB), con i suoi 120.000 tesserati (80.000 raffa, 35.000 volo, 2500 pétanque) e circa 3000 società, è tra le più consistenti federazioni sportive del CONI.
Le competizioni si dividono attualmente nelle tre categorie di raffa, volo e pétanque. La raffa prende il nome dall’omonimo tiro, una bocciata con o senza l’ausilio del terreno; il tiro di volo, elemento caratteristico di questa attività, consiste nell’avvicinare la propria boccia al pallino, azione chiamata puntata, dopo cui l’avversario punta a sua volta oppure cerca di allontanare la boccia dell’avversario. La pétanque è la versione ‘a piè fermo’ del volo, in cui la difficoltà sta nell’immobilità dei piedi sul campo, dal quale non si può uscire fino a quando la boccia abbia toccato il terreno o colpito il bersaglio. L’Italia si distingue nettamente in campo mondiale, sia in ambito maschile sia femminile.