Categoria di leghe metalliche in cui entrano come componenti principali il rame (in una frazione superiore al 70%) e lo stagno.
Il rame conferisce al b. malleabilità; lo stagno, invece, conferisce durezza (la durezza aumenta da 60 Brinell per il 4% di stagno a 300 per il 30%). Riguardo alla colorazione, i b. con il 95% o più di rame ne conservano il colore, dal 95% al 90% la lega va verso il giallo oro, che è raggiunto con percentuale di circa l’87%; diminuendo ulteriormente il tenore di rame, il color giallo diviene sempre più pallido.
Alla lega si aggiunge spesso l’1% di zinco, che la rende più scorrevole ed esplica una buona azione disossidante, giacché durante la preparazione si verifica formazione di biossido di stagno, che induce fragilità. Fra i b. speciali soprattutto importanti sono i b. fosforosi: quelli che raggiungono tenori prossimi allo 0,2% di fosforo e hanno in genere meno del 9% di stagno possono essere laminati, quelli con lo 0,5% di fosforo e 8-10% di stagno si utilizzano per valvole, mentre le leghe più dure, col 10-12% di stagno e 0,5-1,5% di fosforo, si usano per ingranaggi, leghe antifrizione ecc. Altri metalli aggiunti al b. sono piombo, silicio, manganese, alluminio, berillio. Il piombo, che nella lega solida si separa allo stato di piccoli globuli, in piccole quantità consente una facile lavorazione meccanica; in tenori elevati viene usato nei b. per preparare leghe antifrizione e per la manifattura di oggetti d’arte. Le leghe in cui è presente il silicio, elemento che provoca un aumento del carico di rottura, sono usate per bulloneria, supporti ecc. Il manganese agisce da disossidante e aumenta la resistenza alla corrosione. Funzione antiossidante ha anche l’alluminio (➔ cupralluminio). La presenza di berillio permette di preparare b. durissimi (in seguito a opportuni trattamenti termici) che non danno scintille se percossi (particolarmente adatti per la manifattura di utensili da impiegare in industrie nelle quali vi siano probabilità di incendi o di esplosioni: industria del petrolio, del gas di città ecc.). Notevole interesse hanno infine i b. con cadmio, costituiti da rame (98-98,8%), stagno (0,6-1,4%) e cadmio (0,6%), il quale ultimo aumenta notevolmente il carico di rottura a trazione della lega senza diminuirne la conduttività elettrica; pertanto tali leghe sono usate come conduttori elettrici nelle linee telegrafiche e telefoniche.
La facile fusibilità, la colabilità, la bellezza della patina che assume hanno fatto del b. uno dei materiali più pregiati della statuaria fin dai tempi più remoti (per la produzione artistica ➔ metallo). Il b. statuario ha, in genere, percentuali di rame tra l’85 e il 90%.
Si chiama bronzatura l’operazione che serve a dare l’aspetto del b. a oggetti di metallo, legno, gesso ecc. Per i metalli si può usare la ramatura o ottonatura galvanica, seguita da una patinatura chimica. Per gli oggetti non metallici si usa per lo più l’applicazione di b. in foglietti, ovvero la verniciatura con polveri metalliche.