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calcare

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Roccia sedimentaria, costituita essenzialmente da calcite, associata, talvolta, ad aragonite. A questi componenti si uniscono, nei c. impuri, altri minerali (carbonato di magnesio, minerali argillosi, quarzo) in percentuali diverse, ma sempre subordinate. La giacitura è in strati, in banchi e, più raramente, massiva; la struttura e la tessitura variano in dipendenza della genesi. In relazione a questa, i c. si suddividono in tre gruppi fondamentali, ognuno dei quali comprende, a sua volta, numerosissime varietà che si distinguono per il grado di compattezza, per il colore, per la struttura e per la tessitura.

Il primo gruppo è quello dei c. di deposito chimico che si originano per precipitazione del carbonato di calcio, proveniente dalla scissione del bicarbonato disciolto nelle acque, in seguito a perdita di anidride carbonica. Si formano sia in ambiente marino come i c. oolitici e pisolitici in cui i cristalli di calcite sono disposti in aggregati sferoidali di piccolo diametro (ooliti) o di grande diametro (pisoliti), sia in ambiente continentale come gli alabastri calcarei e i travertini.

Il secondo gruppo, di importanza ed estensione assai maggiori dei precedenti, i c. organogeni, risultano dall’accumulo di impalcature scheletriche di natura carbonatica, interne o esterne, di organismi animali o vegetali. Sono prevalentemente di sedimentazione marina, provenienti da ambienti tuttavia anche profondamente diversi: per es. c. di scogliera, formati da organismi costruttori; c. di biostroma, accumuli passivi di resti scheletrici; c. pelagici, a grana finissima, accumuli di gusci di microrganismi planctonici e bentonici. Nell’insieme formano una notevole gamma di varietà, con strutture e giaciture talora molto differenti, e assumono appellativi diversi, in particolare a seconda dei fossili predominanti ( c. madreporici; c. nummulitici; c. ammonitici; c. a nullipore; c. a rudiste e così via).

Rientrano tra i c. organogeni, i c. di origine biochimica, costituiti essenzialmente da carbonato di calcio fissato da organismi marini come le alghe calcaree, i molluschi e i foraminiferi.

I c. clastici (o detritici) sono quelli che si originano dall’accumulo di detriti provenienti dalla frantumazione di rocce calcaree preesistenti.

I c. trovano usi molteplici, come pietra da costruzione o ornamentale. Sono impiegati, inoltre, per la produzione della calce viva e, alcune varietà, nell’industria del cemento. La durezza piuttosto limitata ne rende conveniente l’estrazione dalle cave e anche la lavorazione industriale. Tuttavia il c. è facile all’usura, specie da parte degli agenti atmosferici, se viene usato per rivestimenti esterni o per pavimentazioni. La densità varia da 2400 a 2700 kg/m3, la resistenza a compressione da 50 a 200 N/mm2, salvo quelli contenenti minerali argillosi.

Vedi anche
calcite Minerale molto diffuso,costituito da carbonato di calcio, CaCO3, trigonale. Limpido e incolore se puro ( spato d’Islanda), può assumere tinte diverse sia per la presenza di elementi quali il ferro e il manganese, che sostituiscono isomorficamente il calcio, sia per inclusioni meccaniche che lo rendono ... calce Legante costituito da ossido di calcio, usato per la composizione di malte: aeree, se impastato con aggregati sottili, inerti (sabbie calcaree o silicee), idrauliche, se impastato con leganti idraulicizzanti (pozzolana, Trass ecc.).  ● L’ossido di calcio, sempre più o meno impuro, è ottenuto dalla cottura ... Foraminiferi Ordine (secondo alcuni autori sottordine) di Protozoi Sarcodini Rizopodi. Organismi eterotrofi, abbondantemente rappresentati in tutte le comunità marine, dalla intertidale alla batiale, dalla bentonica alla planctonica. Sono dotati di un guscio, o nicchio, o scheletro, di solito concamerato, in genere ... alabastro Termine usato comunemente per indicare due differenti tipi di rocce sedimentarie, calcarea l’una e gessosa l’altra, le quali hanno in comune solo alcuni caratteri fisici e strutturali: translucidità, struttura fibrosa e fibroso-raggiata compatta, a zone concentriche spesso diversamente colorate. L’ alabastro ...
Categorie
  • BIOCHIMICA in Biologia
  • PETROGRAFIA in Geologia
  • BIOCHIMICA in Chimica
Tag
  • ROCCIA SEDIMENTARIA
  • ANIDRIDE CARBONICA
  • MINERALI ARGILLOSI
  • FORAMINIFERI
  • BIOCHIMICA
Altri risultati per calcare
  • calcare
    Enciclopedia dei ragazzi (2005)
    Fabio Catino Una roccia che si porta dentro l'eco della vita Il calcare è così diffuso da caratterizzare con le proprie forme il rilievo di ampie regioni. Il suo aspetto in superficie è il risultato dei vari processi geologici, a cominciare da quelli sedimentari. Spesso alla sua formazione partecipano ...
  • calcare
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    calcare [Der. del lat. calcarius, da calx calcis "calce"] [GFS] Nella geologia, roccia sedimentaria molto diffusa, costituita essenzialmente di calcite, per lo più a giacitura stratificata; in partic. c. impuri o misti, che contengono percentuali superiori al 5 % di altri minerali, qualificati: a seconda ...
  • CALCARE
    Enciclopedia Italiana (1930)
    La più diffusa tra le rocce semplici, è costituita essenzialmente di carbonato di calcio (CaCO3) (v.). È facilmente riconoscibile per la sua facile solubilità negli acidi, anche deboli, producendo viva effervescenza. È intaccato da una punta di acciaio. Il carbonato di calcio però non entra quasi mai ...
Vocabolario
calcare³
calcare3 calcare3 v. tr. [lat. calcare, der. di calx calcis «tallone»] (io calco, tu calchi, ecc.). – 1. a. Premere coi piedi: c. la terra; c. il piede su qualche cosa; c. l’uva nei tini, pigiarla; c. una via, una strada, un sentiero, percorrerli...
calcata
calcata s. f. [der. di calcare3]. – Atto del calcare: dare una c., spec. nel sign. di comprimere, stipare. ◆ Dim. calcatèlla, calcatina.
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