Acronimo di Capital Asset Pricing Model, modello matematico che descrive il funzionamento di un mercato finanziario, originariamente proposto da W. Sharpe nel 1964. Nella versione sviluppata da Robert Merton nel 1973, si considera il comportamento di un consumatore che alloca la sua ricchezza tra consumo e investimento finanziario in un portafoglio caratterizzato da una (o più) attività rischiosa e una non rischiosa, in modo da massimizzare la sua funzione di utilità attesa. La soluzione del modello fornisce la differenza (spread) tra rendimento atteso dell’attività rischiosa e quello certo dell’attività priva di rischio; lo spread risulta proporzionale, attraverso un coefficiente β, alla differenza tra rendimento atteso del mercato e rendimento dell’attività a zero rischio. Questa equazione è nota agli operatori finanziari come security market line.
Il coefficiente β, che può essere stimato attraverso una regressione lineare, misura il grado di covariazione tra il rendimento atteso dell’attività in oggetto e quello di mercato. Se β è positivo le variazioni dell’attività sono positivamente correlate alle variazioni di mercato; l’attività è quindi non immune dal rischio mercato e il suo rendimento atteso deve essere maggiore di quello dell’attività priva di rischio (tale differenza è indicata con il termine premio di rischio) affinché il consumatore la detenga in portafoglio. Se viceversa l’attività si muove in controtendenza rispetto al mercato – la covariazione è cioè negativa – l’attività offre al consumatore una forma di protezione o assicurazione contro il rischio mercato; in questo caso il consumatore trova ottimale detenere in portafoglio questa attività anche quando il rendimento atteso è minore di quello dell’attività certa; il minor rendimento viene interpretato come un premio assicurativo pagato per sterilizzare l’incertezza del mercato. Da questa interpretazione della security market line origina l’interesse che gli operatori finanziari destinano alla stima del coefficiente β di una singola attività. Sharpe, insieme con M.M. Miller e H. Markowitz, ha ricevuto il premio Nobel per l’economia nel 1990.