Complesso delle operazioni di messa a coltura di terreni incolti e delle lavorazioni delle piante perché diano frutti o fiori. Le prime comprendono il diboscamento, lo spietramento, la correzione dei terreni anomali per costituzione fisica (eccesso di compattezza o di scioltezza, eccesso di sostanza organica), per caratteristiche chimiche (eccesso di acidità o di alcalinità), per giacitura sfavorevole (mancante o difettoso deflusso dell’acqua, eccesso di declività che determina erosione). Le seconde comprendono i lavori di preparazione per la semina o la piantagione (aratura, erpicatura, sistemazione dei canali di sgrondo dell’acqua), i lavori di semina e di messa a dimora delle piante arboree, l’eliminazione delle erbe infestanti (diserbo meccanico o chimico), la conservazione di un dato grado di umidità nel suolo (lavorazioni superficiali in presenza o in assenza di vegetazione), le concimazioni e i trattamenti antiparassitari, le irrigazioni, le operazioni di raccolta. C. industriali Sono le colture i cui prodotti formano generalmente oggetto di trasformazione in aziende diverse dalle aziende agrarie. Comprendono la barbabietola, le piante tessili (canapa, lino, cotone, agave, sisal, iuta ecc.), il tabacco, i semi oleaginosi (sesamo, soia, girasole, colza, ravizzone, semi di lino, di cotone, di canapa ecc.) e alcuni ortaggi (come il pomodoro da conserva e da pelati). Si tratta di c. che richiedono lavorazioni del terreno profonde e accurate e largo impiego di concimi nonché notevoli quantità di lavoro umano, sostituibile con lavoro meccanico. C. protettive In consociazione con altre, sono quelle che esercitano nei riguardi di queste ultime un’azione di protezione nei periodi in cui si mostrano meno resistenti alle sfavorevoli condizioni esterne (geli, freddi, insolazione ecc.).