Famiglia di attori e autori del teatro dialettale napoletano e in lingua, composta dai fratelli Titina (propr. Annunziata: Napoli 1898 - Roma 1963), Eduardo (v.) e Peppino (Napoli 1903 - Roma 1980). Figli d'arte, esordirono giovanissimi nella compagnia di E. Scarpetta e, separatamente, recitarono anche in riviste popolari a Napoli per ritrovarsi poi tutti e tre riuniti nella compagnia di riviste Molinari al Teatro Nuovo: e frattanto s'era aggiunto Pietro Carloni, marito (dal 1922) di Titina. Nel 1930 "I De Filippo" esordirono a Napoli, al Teatro Nuovo, con Sik Sik l'artefice magico, un atto unico di Eduardo. Nel 1931 la compagnia otteneva dall'impresario del Kursaal di Napoli, di poter presentare, prima del film, degli atti unici comici: esordirono con Natale in casa Cupiello e fu l'inizio di un successo destinato a durare 8 anni e a suscitare il più vivo interesse del pubblico e della critica; i loro primi lavori, quasi esclusivamente atti unici, erano scritti da Eduardo o Peppino (ma anche Titina ne scrisse 7). Nel 1934 la compagnia usciva per la prima volta da Napoli e si trasferiva a Milano. Nel 1939 Titina lasciò la compagnia dei fratelli per passare in quella di riviste diretta da N. Taranto; si riuniva ai fratelli nel 1942. Nel 1945 si staccò dalla compagnia Peppino, insuperabile interprete nella tradizione classica del comico, per attuare, con compagnia propria, il suo programma di un teatro comico italiano; iniziativa che ha conosciuto il più entusiastico successo in Italia e all'estero e per la quale Peppino, oltre a recitare opere di varî autori drammatici, ha scritto una cinquantina di commedie (Gennarino ha fatto il voto, 1950; Io sono suo padre, 1952; Un pomeriggio intellettuale, 1954; Come finì don Ferdinando Ruoppolo, 1969). Titina, attrice dai molti registri e dalle innumerevoli possibilità espressive, dalla comicità intensa sempre in equilibrio col dramma, e Eduardo, attore portato alla recitazione intimista, quasi misteriosa, dotato di grande potere emotivo, recitarono insieme dal 1945 al 1953: le commedie di Eduardo offrirono a Titina l'occasione di dare le sue interpretazioni più impegnative fino a quella della protagonista di Filomena Marturano rappresentata per la prima volta al Politeama di Napoli nel 1946. Nel 1955 Titina si ritirava, per ragioni di salute, dalle scene. Tutti e tre i fratelli svolsero anche notevole attività cinematografica come attori, Eduardo anche come regista.