Metodo di ripartizione dell’imposta fondiaria basato sull’obbligo di pagare in natura o in denaro una decima parte del prodotto lordo dei terreni. La d. sostituì il tributo che commisurava l’imposta all’estensione del terreno, ma fu poi abbandonata da tutti i paesi a favore di imposte proporzionali sul reddito netto, per evitare le inevitabili sperequazioni dovute alla produttività dei terreni.
Nella storia della finanza il nome d., completato da particolari qualifiche, si trova anche applicato a imposte su altri redditi, corrisposte in origine nella misura del 10%, per es., nel 15° sec., il decimino a Firenze (detta anche d. delle teste), la d. salvatica a Padova, la d. delle case a Firenze e Venezia. In Italia poteva considerarsi una specie di d. l’imposta erariale sui fabbricati, precedente l’entrata in vigore del catasto edilizio, che colpiva in misura del 10% (poi 5%) il reddito.
La d. è quindi un tributo essenzialmente storico, non più rintracciabile negli ordinamenti tributari odierni se non come residuo del passato. Essa infatti era applicabile con relativa facilità in una economia non molto progredita, anche se caratterizzata dalla stabilità dell’insediamento e dalla scoperta di alcune forme di coltivazione della terra, che sono individuabili all’inizio della nostra civiltà.
D. ecclesiastiche Quelle anticamente dovute alla Chiesa, distinte in d. sacramentali o a titolo generale, dovute da tutti i fedeli come contributo alle spese sostenute dalla Chiesa per la cura spirituale e l’amministrazione dei sacramenti, e d. dominicali o a titolo speciale, dovute da singole persone come corrispettivo di concessioni su terre di proprietà ecclesiastica, e aventi carattere di oneri reali. Ebbero inizio, dopo le invasioni barbariche, come omaggio spontaneo da parte di re e di privati di un decimo delle rendite delle proprie terre, ma già nel 6° sec. cominciarono a essere considerate come obbligatorie e tali rimasero, a seconda dei paesi, fino al 18°-19° secolo. Il Codex iuris canonici del 1983 non fa alcun cenno alle decime.