(fr. Dauphiné) Antica provincia del SE della Francia, il cui territorio si stende dalle cime della dorsale alpina alla valle del Rodano. La parte occidentale è distinta con il nome di Basso D., che comprende, tra la valle del Rodano e i massicci alpini, la regione degli altipiani molassici, alti in media 300-400 m, scarsamente popolati e coperti in buona parte di boschi. Fertili e popolate sono invece le valli, che l’erosione ha inciso nell’altopiano, e le pianure che accompagnano a sinistra il corso del Rodano. La parte orientale, o Alto D., comprende tre zone: a E, una serie di elevati massicci cristallini; a O un allineamento di massicci prealpini; e tra queste due zone una lunga depressione aperta in rocce tenere liassiche e percorsa da ampie valli. Molto vario il clima: freddo e rigido nella parte più alta e orientale della provincia, nelle zone meridionali si avvicina a quello mediterraneo. Importanza notevole ha l’allevamento. Le industrie (della seta, del cuoio, della carta, metallurgica e idroelettrica) sono dislocate in prevalenza a Vienne, Valence, Romans-sur-Isère, Voiron. Nella zona interna il centro di maggiore importanza è Grenoble. Amministrativamente la regione si ripartisce fra i tre dipartimenti di Isère, Drôme e Alte Alpi.
Abitato in età preistorica dagli Allobrogi, il D. fu reso fiorente di traffici dai Romani con la fondazione di numerose colonie. Invaso nel 5° sec. dai Burgundi, passò ai Franchi (532). Entrato a far parte per il trattato di Verdun (843) della Lotaringia, da questa passò al regno di Borgogna; suddiviso poi tra numerosi feudi, laici ed ecclesiastici, raggiunse unità territoriale e autonomia politica tra la fine dell’11° sec. e l’inizio del successivo, a opera dei conti di Albon. Spentasi questa casa nel 1162, il D. passò per successione ereditaria a un ramo dei duchi di Borgogna, sotto i quali entrò nell’orbita politica dell’Impero; nel secolo successivo, la regione subì l’influsso dei re di Francia; e a questi, nel 1349, Umberto II La Tour lasciò definitivamente il D. col patto che rimanesse separato dagli altri possessi della corona sotto il primogenito del re (cui spettò anche il titolo, tradizionale nei signori del D., di delfino). Fino al 1456, il D. fu appannaggio dei figli primogeniti dei re di Francia, poi fu unito alla corona; il titolo di delfino, puramente onorifico, rimase tuttavia attributo dell’erede diretto al trono.