Il concetto di d. riveste una grande importanza nelle scienze sociali, in particolare in antropologia culturale. Nella sua opera Essai sur le don (1923-24), M. Mauss osservò che in molte società lo scambio assumeva una forma ben diversa dalla logica utilitaristica dello scambio di mercato e le transazioni economiche si basavano sulla logica della reciprocità, riassumibile nella formula del ‘dare, ricevere, ricambiare’. A differenza del mercato, il d. è una forma di scambio in cui non vi è un’equivalenza prestabilita: si tratta inoltre di uno scambio differito nel tempo. Nelle società prese in esame da Mauss, lo scambio ha una rilevanza non solo economica, ma anche sociale, politica, religiosa: si tratta di un ‘fatto sociale totale’.
Messo a punto negli studi sulle società di tradizionale interesse etnologico, il concetto di d. si è rivelato uno strumento importante di analisi anche per le società moderne. Le transazioni che hanno luogo nella famiglia, nei rapporti genitori-figli, nel mondo del volontariato sono per lo più improntate alla logica del dono. Secondo alcuni studiosi dell’associazione denominata MAUSS (Movimento Anti-Utilitarista delle Scienze Sociali), la crisi dello Stato sociale potrebbe essere superata ampliando la sfera del d. nella società moderna.
Nella teologia cattolica sono detti d. soprannaturali la grazia santificante, le virtù infuse e i d. dello Spirito Santo; si tratta di d. elargiti dall’assoluta liberalità di Dio, per i quali l’uomo, pur rimanendo tale, diventa figlio di Dio e capace (in questa vita inizialmente, pienamente nella visione beatifica) di conoscerlo e amarlo come lui stesso è conosciuto e amato da Dio.
Per la dottrina cattolica, fondata dai Padri e dagli antichi scrittori cristiani su Isaia, 11, 1-2, i sette d. dello Spirito Santo sono: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timor di Dio. D. preternaturali I privilegi che Adamo ricevette nella creazione insieme ai d. propriamente soprannaturali, e che conservò finché rimase nello stato d’innocenza; essi sono l’immunità dal dolore, dalla morte, dalla concupiscenza e dall’ignoranza. Tale dottrina è dedotta dal racconto biblico della creazione dell’uomo (Genesi, cap. 2 e 3) e, in parte, dalla Lettera ai Romani di s. Paolo (5, 12-17).