Aderente al principale fra i partiti del giudaismo negli ultimi tempi dell’età precristiana e al principio dell’età cristiana.
Le origini del fariseismo risalgono probabilmente al periodo successivo a Esdra, quando il notevole influsso della civiltà greca e dei costumi ellenistici sulle classi aristocratiche e colte della società giudaica originò il partito dei Sadducei, i quali ritenevano vincolante soltanto la legge scritta e non credevano nella risurrezione dei morti e negli angeli. Contro costoro si levarono, nel corso del 2° sec., i F.: provenienti dal popolo, contrastavano l’aristocrazia sacerdotale e la sua ideologia; d’altra parte, tenevano a distinguersi (da qui probabilmente il nome, che significa «separato») dalle classi più incolte e irrispettose della tradizione. Il sistema farisaico si basava sull’insegnamento e l’interpretazione della Scrittura, sviluppando in tal modo un’articolata tradizione orale, considerata lo strumento essenziale per vivere l’insegnamento biblico; alla fine, però, più che un sistema di credenze religiose, era un complesso di norme di vita. Per i F. il culto, prima quasi esclusivamente limitato alla cerchia sacerdotale, passava nella famiglia e investiva i doveri di ogni individuo: le feste legali e tradizionali, e i numerosi riti erano osservati con uno scrupolo minuzioso.
L’atteggiamento religioso dei F., più che la loro struttura sociale, definì di volta in volta la loro scelta politica. Disposti di massima ad accettare ogni forma di governo purché rispettasse e lasciasse rispettare le norme stabilite dalla Legge, ebbero molto a soffrire del sadduceismo dei sovrani asmonei, ma non smisero mai l’opposizione. Solo con la regina Alessandra (76-67 a.C.) cominciarono ad avere una notevole importanza politica; e l’ascendente da essi esercitato sul popolo fece sì che venissero acquistando sempre maggiore preponderanza nella vita politica e religiosa giudaica. Nell’ultimo decennio di storia statale giudaica, avevano ormai costretto anche i Sadducei a seguire le loro regole rituali. Distrutto lo Stato giudaico, i partiti cessarono di esistere; l’ordinamento della vita religiosa e sociale dei superstiti fu però opera dei dottori farisei, sicché il giudaismo quale si venne allora foggiando ebbe carattere quasi interamente conforme al sistema farisaico e tale si è mantenuto anche in seguito attraverso i secoli.
L’immagine negativa del farisaismo è dovuta alle asprezze polemiche di alcuni passi evangelici, anche se la stessa dottrina di Gesù e degli apostoli è, nei contenuti e nei metodi didattici, influenzata dal pensiero farisaico.