La parte inferiore di una cosa o di qualunque cavità, o anche la parte più lontana rispetto all’osservazione.
La parte emisferica o terminale di un organo cavo o di altra formazione ricurva. Nell’utero è la parte superiore e più larga; nella vescica la parte basilare; nello stomaco, la parte più estroflessa, situata in alto, a sinistra del cardias; nell’occhio, quel complesso di elementi anatomici (retina, con la sua ‘macula’, papilla, arteria e vene centrali del nervo ottico) che si possono esaminare con l’esame oftalmoscopico.
In una misurazione, l’effetto sull’indicazione fornita da uno strumento di vari agenti estranei (presenti nello strumento stesso, nell’ambiente ecc.) che si sovrappone alla grandezza da misurare. Per es., nella misurazione dell’attività di un campione di una sostanza radioattiva con un contatore, il f. è costituito dai conteggi dovuti ai raggi cosmici, alla radioattività ambiente, a segnali spuri del contatore ecc. Quanto più il f. è elevato, tanto meno è in genere attendibile la misurazione, soprattutto per ciò che riguarda la riproducibilità e quindi la precisione.
Consiste in una superficie solida (v. fig.) suddivisibile in base alla profondità (0-200 m, piattaforma continentale; intorno a 200 m, margine della piattaforma continentale; 200-4000 m, scarpata continentale; 4000-5500 m, f. oceanico; 5500-11.000 m, fossa) e che presenta numerose forme topografiche sia come zone rialzate (dorsale, plateau, seamount, guyot, secca, scogliera) sia come zone depresse (fossa, canyon sottomarino, piana abissale).
In sedimentologia si chiamano forme di fondo le strutture prodotte da una corrente o dal moto ondoso su un f. incoerente costituito da sabbie e/o ghiaie; fondo canale, la zona di un canale dove la corrente è in grado di rimuovere le particelle più fini (sabbie e silt) e di concentrare quelle più grossolane (ciottoli), dando così luogo a un pavimento residuale che protegge il f. dalle successive fasi di erosione.
Nelle costruzioni meccaniche, ciascuna delle due estremità di chiusura dei recipienti in pressione di forma cilindrica. Nella costruzione navale è la struttura, oggi comune, del fondo degli scafi metallici (salvo che si tratti di navi cisterna), costituita da un fasciame stagno interno disposto quasi parallelamente a quello esterno, in modo da formare con esso una larga intercapedine.